Italian Gangsters
di Renato De Maria
Andrea Di Casa, Francesco Sferrazza Papa, Sergio Romano
Italia, 2015
genere, docu-fiction
durata, 87'
Dopo il successo di critica e pubblico lo scorso settembre alla 72° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Orizzonti, l’ultimo film di Renato De Maria è programmato in anteprima dalla Fondazione Cineteca Italiano presso lo Spazio Oberdan a Milano.
“Italian Gangsters” mette in scena la vita di un’Italia, che va dal secondo dopoguerra alla fine degli anni Sessanta, raccontata attraverso il punto di vista di famosi banditi protagonisti della cronaca nera del periodo: Ezio Barbieri, Paolo Casaroli, Pietro Cavallero, Luciano De Maria, Horst Fantazzini, Luciano Lutring. Tra Torino, Milano e Bologna, in mezzo alle rovine delle città appena uscite dal conflitto e in ricostruzione fino al boom economico, le storie di questi banditi e delle loro gesta diventano tante lenti differenti, un caleidoscopio di “tipi” d’italiano, che nella loro eccezionalità rappresentano, in una forma metonimica, una società in trasformazione, dove povertà, riscatto, rivalsa sociale e politica sono le cause scatenanti delle loro azioni.
E così abbiamo Horst Fantazzini (Andrea Di Casa) figlio di un anarchico bolognese che iniziò a rapinare banche ed entrare e uscire dal carcere anche attraverso rocambolesche evasioni; Ezio Barbieri (Francesco Sferrazza Papa) protagonista della mala milanese della fine degli anni 40 e coinvolto in una sanguinosa rivolta carceraria a San Vittore; il bolognese Paolo Casaroli (Sergio Romano) a capo di una banda responsabile di rapine e omicidi tra Bologna e Roma; il torinese Pietro Cavallero (Aldo Ottobrino) a capo dell’omonima banda di rapinatori tra Torino e Milano che colpiva contemporaneamente più banche e alla fine rivendicò un operato politico alle sue azioni; Luciano De Maria (Paolo Mazzarelli) protagonista della rapina “perfetta” di via Osoppo a Milano; Luciano Lutring (Luca Micheletti) “il solista del mitra”, rapinatore milanese che operò anche in Francia tra belle donne e jet set fino agli anni 70 e che si riciclò come pittore e scrittore negli ultimi anni della sua vita avventurosa.
Assistiamo alle testimonianze dei vari banditi interpretati da un gruppo di attori poco noti (ma molto bravi) su una scena neutra, inquadrati spesso in primo piano, i cui monologhi, con sguardo in camera, sono alternati in un montaggio con sequenze di filmati originali d’epoca, recuperati dall’archivio dell’Istituto Luce e della Rai, e di pellicole di finzione di autori affermati (come “La classe operaia va in Paradiso” di Elio Petri o “I vinti” di Michelangelo Antonioni) e tutta una serie di film del genere “poliziottesco”.
Renato De Maria costruisce un vero e proprio “docu-fiction” utilizzando tutti materiali di repertorio e mettendo in bocca agli attori le parole raccolte dalle informazioni e interviste dei vari giornalisti Indro Montanelli, Giorgio Bocca, Enzo Biagi, dai verbali di polizia, dai resoconti dei processi, dai libri (auto)biografici dei protagonisti. Ma se un documentario è già in sé un punto di vista della realtà, della sua messa in quadro parziale, del suo autore, qui abbiamo uno scarto in più. Oltre al montaggio, come momento di costruzione del racconto, che inserisce l’elemento di “finzione”, come (ri)costruzione di un’epoca attraverso l’utilizzo dei canoni del genere thriller, abbiamo l’intervento degli attori che forniscono un’interpretazione con il corpo, lo sguardo e la voce, i pensieri e le parole dei vari “gangsters” nostrani. Tutto ciò fornisce un’altra impronta che modifica fortemente l’elemento documentaristico, trasformando “Italian Gangsters” in una narrazione che diviene altro da sé, un metafilm pieno di ritmo, per mettere in scena le radici dell’Italia contemporanea, ascoltando le gesta di banditi che diventano la coscienza sporca di un paese che facilmente dimentica il passato. In una continua suspense che non finisce mai e dove il confine tra realtà e finzione viene annullato, in una società che si autoalimenta di gesta reali rappresentate nelle immagini della cronaca televisiva e giornalistica.
Antonio Pettierre
“Italian Gangsters - Anteprima”, Fondazione Cineteca Italiana, Spazio Oberdan, Sala Alda Merini a Milano dal 19 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 http://ift.tt/1RUZTBw
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