Cosa dirà la gente
di Iram Haq
con Maria Mozhdah, Adil Hussain, Ekavali Khanna
Norvegia, Germania, Svezia, 2017.
durata, 106'
Al termine della proiezione di Cosa dirà la gente la prima reazione sarebbe quella di liquidare il film, annoverandolo come l’ultimo di una serie di titoli che in maniera più o meno critica hanno denunciato l’altra faccia della cultura islamica, quella che fatica a integrarsi con ambienti e comportamenti estranei al proprio retaggio culturale. La storia di Nisha, adolescente norvegese costretta a lasciare il ragazzo e a tornare in Pakistan, nel tentativo da parte dei genitori di rieducarla ai principi del proprio credo, è tutt’altro che nuova. Allo stesso modo non è la prima volta che un regista sceglie un punto di vista interno alla questione, mostrando le conseguenze del cosiddetto scontro di civiltà attraverso il conflitto generazionale tra membri della stessa famiglia. L’eccezionalità della proposta in questo caso è da ricercarsi, in primis, nell’autenticità dei contenuti, essendo la sceneggiatura – scritta dalla regista Iram Haq – nient’altro che la trasfigurazione delle vicissitudini patite dalla Haq. E poi, e qui entriamo nei dettagli della nostra analisi, nella capacità di tradurre questa esperienza, rinunciando a una visione manichea della questione, elusa dalla messa in campo delle ragioni degli uni e degli altri.
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Carlo Cerofolini
(pubblicato su taxidrivers.it)
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