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L'attesa per Dark Souls III è piuttosto alta, il che è strano. È strano perché non è passato poi così tanto dall'uscita di Dark Souls II (soprattutto considerando l'edizione rimasterizzata per PC, PS4 e Xbox One) e, soprattutto, perché è difficile che i giocatori siano già riusciti a riprendersi dallo stress causato dall'ultima gita a Drangleic, tra imprecazioni e scoppi d'ira.
Eppure, è innegabile l'entusiasmo con cui è stata accolta la beta chiusa per lo stress test dei server. Beta a cui abbiamo avuto la fortuna di partecipare e che ci ha permesso di farci un'idea in merito ai molti cambiamenti apportati alle meccaniche classiche della serie, cui i veterani della serie si troveranno di fronte.
Il primo è sicuramente quello che riguarda la gestione delle magie, non più legate a un numero preciso di utilizzi ma al ritorno del mana, l'energia necessaria per il lancio degli incantesimi che viene consumata in quantitativi più o meno generosi a seconda dell'abilità utilizzata.
L'introduzione del mana non è una novità assoluta nella serie e chi ha giocato i capitoli più vecchi lo sa bene, ma per la prima volta sarà possibile ricaricare l'apposito indicatore sorseggiando una pozione azzurra da una fiaschetta, che si affianca a quella ben più famosa usata per il recupero dell'energia.
Ecco uno dei boss presenti nella beta. Non aveva un nome e non era nemmeno particolarmente difficile da abbattere ma è stato comunque piacevole incrociare le lame con lui.
Sì, avete letto bene. In Dark Souls III porteremo sempre con noi due fiaschette differenti, dalle quali si potrà bere un numero limitato di volte e che potranno essere ricaricate accampandosi ai falò sparsi per il mondo di gioco. Si tratta di un sistema diverso, intrigante e abbastanza fresco, che va a cambiare l'approccio ai combattimenti, in particolare a quelli contro i boss. Recuperare il mana è possibile ma per farlo è necessario trovare il momento giusto per bere un sorso dall'apposita fiaschetta, assicurandosi di non essere a tiro del nemico di turno.
Le classi disponibili durante la beta sono state quattro, ognuna caratterizzata da abilità ed equipaggiamento ben precisi. Al di là della qualità di alcune scelte fatte dagli sviluppatori (la lancia con il buckler ha davvero poco senso, considerando che è l'unica arma che può colpire da dietro lo scudo), queste hanno permesso di affrontare il gioco con approcci molto diversi tra loro.
Il massiccio guerriero armato di accetta, per esempio, si è rivelato piuttosto brutale potendo contare su una specie di grido da battaglia che, in cambio di una generosa quantità di mana, garantisce un buff temporaneo a tutti gli attacchi fisici, potendosi liberarsi rapidamente degli avversari.
L'assassino, invece, sembra un incrocio tra il classico mago e il cacciatore di Bloodborne (principalmente per via dell'abbigliamento). Nei panni di questo personaggio è possibile impugnare la lancia con la mano destra e il catalizzatore per lanciare gli incantesimi con la sinistra, combinazione ideale per coprire sia gli scontri a distanza che quelli a medio raggio. L'abilità dell'assassino, sempre attivabile con L2, garantisce poi un buff agli incantesimi.
La danzatrice fiammeggiante si è rivelata difficile da gestire con l'assassino, molto più semplice con una classe efficace in mischia. Contro di lei, la resina è vostra amica!
L'idea delle abilità delle singole classi è interessante e aiuta a creare quel pizzico di distinzione in più che dà un senso alla scelta iniziale durante la creazione del personaggio (non solo per i valori di partenza delle statistiche, quindi).
L'altro elemento di rottura rispetto al passato, che finora ci ha convinto abbastanza, è il sistema di combattimento, rivisitato in modo da essere simile a quanto visto nei capitoli precedenti ma opportunamente arricchito e migliorato.
Il tempo di risposta di ogni manovra è ora più rapido, tanto che è possibile salvarsi da situazioni in cui, nei vecchi Souls, ricevere danni più o meno ingenti sarebbe stato inevitabile. Il tempo di recupero dopo alcuni attacchi è stato ridotto, prendendo in parte esempio dalla fluidità degli scontri di Bloodborne.
Questo non vuol dire, però, che il sistema di combattimento sia improvvisamente diventato arcade, visto che è ancora necessario usare la massima prudenza anche contro gli avversari apparentemente innocui. Come da tradizione, infatti, anche il più infimo dei mob può causare danni ingenti alla minima distrazione.
Alcuni ambienti della beta erano piuttosto affollati, e per esser ripuliti richiedevano una certa attenzione nell'attirare un singolo bersaglio alla volta.
In generale, però, abbiamo trovato il livello di difficoltà meno proibitivo ma questo potrebbe dipendere dal fatto che, dopo tanti capitoli in cui abbiamo accumulato esperienza, siamo ormai in grado di avvicinarci a questo genere di sfida senza grossi problemi.
L'ultima novità da segnalare è quella relativa agli stili di combattimento legati alle armi utilizzate. Ogni arma del gioco, se impugnata a due mani (premendo il tasto Triangolo), permette di utilizzare tecniche di combattimento uniche, che se sfruttate a dovere possono rivelarsi a dir poco devastanti.
Con la lancia, per esempio, si può caricare a testa bassa il bersaglio investendolo di una pioggia di affondi letali, resistendo al tempo stesso a eventuali colpi ricevuti (subendo i danni, senza però cadere all'indietro). Con lo spadone, invece, si può entrare in una posa di combattimento dalla quale si possono scatenare diverse tipologie di attacco con cui sorprendere l'avversario.
Durante i tre giorni di beta chiusa abbiamo visto tutto ciò che c'era da vedere, abbattendo due boss e sbloccando diverse scorciatoie. Per quel poco che la beta ci ha permesso di esaminare, il level design promette ancora una volta di sorprenderci, sbloccando passaggi utili a semplificare il raggiungimento di zone specifiche, generalmente in prossimità dei boss.
A quanto pare, quindi, nonostante la struttura generale sia la stessa degli altri Souls, Dark Souls III sembrerebbe introdurre novità interessanti. Non ci resta che attendere l'uscita del gioco per poter capire quanto From Software riuscirà a stupire sul fronte del lore, dei segreti, e di altri elementi di gioco impossibili da valutare attraverso una semplice beta.
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