Dragon Ball. Chi sei, Goku non lo sai... quando si mettono le mani su un qualsiasi prodotto videludico legato al marchio Dragon Ball è praticamente impossibile non canticchiare la sigla di Dragon Ball Z cantata da Giorgio Vanni.
Dopo l'ottimo Dragon Ball Xenoverse, questa volta tocca agli sviluppatori di casa Arc System Works cercare di risvegliare i videogiocatori appassionati della saga di Akira Toriyama e possessori di 3DS, vogliosi di assistere alle puntate in italiano di Dragon Ball Super, seguito di Dragon Ball Z in onda in Giappone da ormai diverse settimane.
Arc System Works decide quindi di proporre un picchiaduro 2D, denominato Dragon Ball Z Extreme Butoden, completamente caratterizzato dalla presenza dei lottatori più famosi presenti nell'anime e soprattutto donare al gioco un taglio particolarmente tecnico. Il risultato è sicuramente ottimo, ma non vogliamo anticiparvi nulla e vi invitiamo a leggere la nostra analisi, disponibile come sempre di seguito.
TRAMA
Dato che siamo certi che ognuno di voi conosca a memoria la saga di Dragon Ball evitiamo di narrarvi ogni singolo aspetto e facciamo focus sulle modalità presenti in Dragon Ball Z Extreme Butoden. I videogiocatori potranno quindi affrontare la modalità Storia, la quale raggruppa l'intera saga di Dragon Ball Z in una decina di scontri. Terminata questa, viene sbloccata la sezione Avventura, fase in cui Goku deve correre alla ricerca delle Sfere del Drago mentre i nemici di sempre tornano in vita e cercheranno di eliminarlo una volta per tutte. Non siamo però al cospetto di una sezione esplorativa dato che il giocatore avanzerà tra i vari combattimenti seguendo un tracciato predeterminato con visuale dall'alto (soluzione già vista in alcuni episodi di Super Mario Bros.).
Dopo aver terminato anche Avventura viene sbloccato Torneo Mondiale, modalità principe del gioco soprattutto grazie alla presenza di una IA davvero agguerrita. Fin da subito è invece possibile affrontare avversari comandati dalla CPU o umani in sfide singole. Purtroppo manca totalmente una sezione ad hoc dedicata al multiplayer e una fase di allenamento.
GAMEPLAY
Il sistema di controllo è senza dubbio l'aspetto che più ci ha colpito. Se pensavate di trovarvi davanti a un titolo poco profondo e dal gameplay scarno avete davvero sbagliato di grosso. Seppur le combo si assomiglino praticamente tutte, il videogiocatore si troverà al cospetto di un sistema particolarmente interessante in grado di nascondere dei tecnicismi davvero degni di un picchiaduro in stile Street Fighter.
Oltre agli attacchi normali, ogni personaggio dispone di due attacchi speciali, i quali classicamente vanno a consumare la barra del KI, posta nella parte inferiore nello schermo. Il contatore si riempie sia portando e subendo colpi che premendo il tasto preposto per la ricarica della propria Aura. Scordatevi comunque di trovare il tempo per rimpinguare il livello del KI durante uno scontro, soprattutto ai livelli più alti di gioco. La frenesia dei combattimenti e la IA cattiva al punto giusto sono fattori che difficilmente vi daranno la possibilità di rimanere fermi e ricaricare così il contatore.
Come di norma, il consumo della propria Aura è dato dal richiamo di mosse speciali, due diverse per ogni personaggio rispetto alla posizione dello stesso. Inoltre sono presenti i classici attacchi particolarmente pesanti da causare lo spostamento in aria, o a terra, dello scontro. E' bene sottolineare che il KI non serve solamente a effettuare attacchi pesanti, e al contempo spettacolari, ma anche a respingere una tecnica "suprema" e portare a casa la pelle, a patto ovviamente di avere il contatore bello carico. Meglio quindi effettuare diversi attacchi facendo fuori la barra dell'Aura oppure tenerla da conto e sfruttarla al momento opportuno? La risposta varierà ovviamente a ogni scontro.
I fan dei vari Guilty Gear riconosceranno sicuramente lo stile che ha ispirato gli sviluppatori nella creazione del battle system di Dragon Ball Z: Extreme Butoden. Durante gli scontri è possibile infatti inanellare combo su combo, effettuare la cancellazione di una mossa in modo da prendere in controtempo l'avversario e riprendere con la combo precedente, effettuare movimenti istantanei, intraprendere combattimenti aerei e molto altro, il tutto inoltre scandito da un sistema di controllo completamente personalizzabile.
Le chicche però non sono certo finite qui. Ogni battaglia di Dragon Ball Z: Extreme Butoden può essere affrontata in Tag Team, per un massimo di tre personaggi scambiabili in qualsiasi momento, oppure sfruttare gli altri personaggi come Assistenti Z, a patto di sacrificare uno o due dei propri membri del party. Affrontando le diverse modalità ci si imbatterà in diversi obiettivi i quali, se portati a termine, doneranno al giocatore diversi Assistenti Z. Questi personaggi possono essere utilizzati al posto dei compagni di team in modo da attivare una sorta di interferenza, quasi in stile Wrestling, durante il match. Gli assistenzi Z sono davvero moltissimi e ognuno porta effetti differenti. Yamcha attaccherà il nemico con il suo Colpo del Vento e delle Zanne del Lupo, Chichi urlerà il nome di Goku e oscurerà lo schermo con un fumetto e molto altro ancora.
Purtroppo non è possibile affermare di trovarsi di fronte a un prodotto bilanciato. Inutile sottolineare infatti che la versione Super Saiyan di Goku è sicuramente più potente dei vari Crilin, Yamcha, Radish e compagnia bella, di conseguenza difficilmente deciderete di inserire un personaggio di livello basso nel vostro team. Limite comunque impossibile da arginare data la natura dei guerrieri stessi.
Siamo rimasti però delusi dal roster disponibile. Gli sviluppatori hanno inserito diverse versioni dei vari Goku (Super Saiyan God compreso), Vegeta, Gohan e altri decidendo però di non inserire tra i personaggi giocabili diversi personaggi davvero importanti e farli apparire solamente sotto la forma di Assistente Z. Viene invece confermata la presenza di Broly e Bills sbloccabili portando a termine le diverse modalità.
TECNICA
Il motore grafico di Dragon Ball Z Extreme Butoden è sicuramente ottimo ma purtroppo non esente da difetti. Ogni personaggio è stato riprodotto in maniera certosina ma la presenza di un numero di frame non proprio convincente è la causa di animazioni non proprio naturali. Purtroppo i programmatori si sono ritrovati a fare i conti con un hardware comunque limitato e hanno optato per la decisione più semplice e al contempo efficace. Il gameplay infatti non risente minimamente di questa "problematica" anzi, viene quasi impreziosito proprio dalla frenesia dell'azione stessa.
Purtroppo spesso e volentieri balzano all'occhio diversi cali di frame rate, soprattutto quando si decide di richiamare gli Assistenti Z. La presenza di troppi personaggi sullo schermo causa un fastidioso rallentamento nell'azione.
COMMENTO FINALE
Dragon Ball Z Extreme Butoden potrebbe essere preso in considerazione come vero e proprio punto di inizio. I limiti hardware hanno causato purtroppo diverse scelte sofferte da parte del team di sviluppo, i quali hanno dovuto combattere con una console non proprio performante ma riuscendo comunque a donare al giocatore un'esperienza di gioco davvero interessante e impreziosita soprattutto da un combat sistem tecnico.
Siamo rimasti però delusi dalla totale assenza di un qualsiasi supporto in rete. In Dragon Ball Z Extreme Butoden non è possibile infatti sfidare alcun utente online, limite davvero assurdo per un picchiaduro
La speranza è quella di vedere una versione di Dragon Ball Z Extreme Butoden su console fissa, in modo da poter contare sul roster completo dei personaggi di Dragon Ball e su hardware molto più potenti. Un progetto simile potrebbe davvero donare ai fan qualcosa di davvero incredibilmente divertente.
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