La foresta dei sogni
di Gus Van Sant
con Matthew McConaughey , Naomi Watts, Ken Watanabe
USA, Giappone 2016
genere, drammatico
durata, 110'
Concepito alla maniera di una Divina Commedia contemporanea, con la foresta del titolo animata da elementi che trascendono la dimensione del reale per collocare i protagonisti in una sorta di moderno purgatorio, “La foresta dei sogni” si immerge nelle cose terrene con una sacralità che si manifesta non solo nelle allusione alla spiritualità orientale di cui il personaggio interpretato da Ken Watanabe si fa promotore. Perché il valore attribuito alla presenza dell’altro diventa nel corso della storia la chiave di volta per trovare una risposta al senso ultimo dell’esistenza umana che Van Sant cerca e forse trova all'interno delle dinamiche della coppia borghese - ed è forse questa la cosa che è piaciuta di meno agli estimatori del regista -qui rappresentate dalle vicissitudini matrimoniali dei coniugi Brennam, ricostruite mediante una serie di drammatici flashback. Utilizzando alcuni degli stilemi più frequenti del suo cinema, ravvisabili nella struttura itinerante del racconto e nell'utilizzo empatico del paesaggio, La foresta dei sogni” pur nella convenzionalità della messinscena risulta tanto più coinvolgente quanto più da modo a un grande Matthew McConaughey di trasportarci nel cuore della storia. Le emozioni che procura la sua interpretazione valgono da sole il costo di un biglietto.
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