sabato 30 marzo 2019

Analizzando il Trailer di Borderlands 3 " Ecco cosa Abbiamo Scoperto " #Borderlands3





Ok Allacciatevi le Cinture si Parte



Nel primo trailer Presentato da Gearbox di Borderlands 3 vengono subito mostrati i nuovi antagonisti. Conosciamo i loro nomi grazie ad un cartello visibile proprio nei secondi iniziali: il ragazzo con il braccio meccanico che somiglia vagamente a Jack il Bello si chiama Troy e quella al suo fianco è sua sorella gemella Tyreen. Si fanno chiamare i "Calypsos" e sembra che siano al comando di un'organizzazione nota col nome di "Children of the Vault", il cui simbolo è lo stemma della Cripta rovesciato.



L'organizzazione pare avere le caratteristiche di un culto, i cui membri vengono sottoposti al lavaggio del cervello, visto come una sorta di rinascita. Tutti i cartelli propagandistici, realizzati in maniera raffazzonata e confusa, suggeriscono agli adepti di marchiarsi con il simbolo del culto, di trovare uno scopo, di sacrificarsi per un volere più grande e di onorare il padre (su questo importante dettaglio ci torneremo più avanti). 

A confermare il fatto che i Children of the Vault siano una sorta di setta religiosa ci sono delle insegne che fanno riferimento all'"Holy Broadcast", probabilmente una stazione radio con cui i cultisti attraggono nuovi adepti ed espandono così il loro dominio. Quella che sarà sicuramente la fazione antagonista del nuovo capitolo non sembra essere un gruppo militarmente organizzato, quanto piuttosto un conglomerato di pazzoidi uniti tra loro da una fede comune.


Ma i Children of the Vault sono stati già nominati in precedenza, precisamente in Battleborn, dove Gearbox aveva inserito dei riferimenti proprio a Borderlands 3. Nei messaggi si leggeva che l'organizzazione non era più su Pandora ma su Promethea; faceva inoltre dei riferimenti a Tannis (uno dei personaggi dei precedenti capitoli) e concludeva dicendo di non aprire le cripte. Tale indizio ci dà almeno due indicazioni.




La prima è che in Borderlands 3 si visiteranno più pianeti - questo si capisce anche da altri dettagli che poi vi citeremo - tra cui Promethea, e che lo scopo dei Children of the Vault potrebbe proprio essere quello di evitare che le Cripte vengano aperte; questo spiegherebbe peraltro anche il loro simbolo. Quest'ultimo aspetto è comunque poco chiaro, poiché Troy e Tyreen sono palesemente interessati al potere: quel messaggio, dunque, potrebbe celare un secondo fine. Dopotutto è perfettamente plausibile che i gemelli Calypso abbiano creato una pseudo-religione per manipolare i più deboli e utilizzarli per i loro scopi. Scavando un pochettino tra vecchie informazioni trapelate mesi prima dell'annuncio è possibile capire molto sulla coppia di fratelli. Innanzitutto sono due Sirene (o meglio, un "Sireno" e una Sirena) e sono in grado di risucchiare il potere da altri individui. Lo si intuisce osservando una particolare scena, in cui è visibile Lilith (una delle protagoniste del primo Borderlands) che ha perso i suoi tatuaggi da Sirena, mentre sullo sfondo ci sono Troy e Tyreen che si scambiano un gesto compiaciuto. 

Torniamo ora alla frase "onora il padre" visibile su alcuni cartelli: da questa informazione possiamo dedurre che alla base del culto dei Children of the Vault ci sia una figura venerata, probabilmente scomparsa, e di cui i Calypso sono gli emissari. Potrebbe trattarsi di un personaggio inedito, persino inventato di sana pianta. Secondo noi, tuttavia, potrebbe trattarsi proprio di Jack il Bello. E se "padre" non fosse un sostantivo utilizzato per rimarcare la santità della sua figura quanto piuttosto un termine letterale? Jack il Bello potrebbe essere il padre dei Calypso? Ci sono diversi indizi che ci fanno puntare a ciò. Innanzitutto la maschera di Jack compare nel teaser trailer di Borderlands 3 e Randy Pitchford, boss di Gearbox, ha ribadito in maniera piuttosto sospetta che "Jack è morto".




Non credo che sia ancora vivo, eppure la sua figura potrebbe tornare in qualche modo ed essere la fonte d'ispirazione alla base dell'operato dei gemelli e di tutti i Children of the Vault. Per non parlare poi della somiglianza che i Calypso, in particolare Troy, hanno con il presunto genitore: sospetto, non c'è che dire. Rimettendo insieme i pezzi della storia dei primi Borderlands, inoltre, ci ricordiamo che Jack conducesse dei veri e propri esperimenti sulle Sirene (tra cui sua figlia Angel), essendo estremamente ammaliato dal loro potere. Possibile che Jack avesse più figli e che alcuni di questi siano stati soggetti ad esperimenti? Si spiegherebbe in questo modo perché Troy sia una Sirena, nonostante sia un uomo, e forse persino il peculiare potere che i due gemelli sembrano condividere.




I nuovi Cacciatori della Cripta

Un altro importante tassello del trailer di presentazione è relativo ai nuovi Cacciatori della Cripta. Come da tradizione saranno quattro: Soldato, Sirena, Assassino e Beastmaster. Tutti e quattro erano stati svelati piuttosto dettagliatamente già l'anno scorso: il Soldato, o "Bot Jock" come verrà chiamato in gioco, si chiama Moze ed è specializzata nell'utilizzo di un mech soprannominato "Iron Bear". È una classe fortemente pensata in ottica cooperativa, poiché, come visibile chiaramente in uno spezzone del video, uno dei suoi compagni può salire sul mech ed utilizzare una torretta fissa per supportare la squadra.





La Sirena non ha ancora un nome ed alla stregua di Brick del primo Borderlands sarà più efficiente nel combattimento corpo a corpo. Lo si capisce dalla sua fisionomia piuttosto robusta, dalle nocche escoriate delle mani e dalle sue abilità: grazie al suo talento ultimate è in grado di evocare sei braccia spiritiche (che ricordano molto alcune divinità Hindu) che scatena poi contro i nemici anche attraverso poderosi ground pound. Tra le sue capacità si annovera anche un blocco di fase e, probabilmente, una scivolata: potrebbe trattarsi di un'abilità condivisa da tutti gli eroi, eppure nel video abbiamo visto compiere tale gesto solo alla nuova Sirena, è lecito quindi pensare che possa essere una sua esclusiva caratteristica.

L'assassino, che ad un primo sguardo sembra la fusione tra Adam Jensen e Solid Snake di Metal Gear Solid 4, si chiama Zane e verrà conosciuto in game come l'"Operator". È ancora la classe più indecifrabile tra le tre, ma sappiamo che avrà il potere di creare un clone olografico e forse di lanciare un drone di supporto, visibile nel trailer durante le sequenze iniziali. È possibile che Zane non abbia una abilità finale univoca e che anzi sia in grado di sfruttare diversi gadget.
Flak, il Beastmaster robotico, è il personaggio che, secondo i rumor, ha dato più grattacapi a Gearbox. Tra i suoi poteri c'è infatti quello di richiamare delle bestie di supporto - nel trailer se ne vedono tre - che combattono al suo fianco o lo aiutano in altro modo. Tra i quattro è quello che riteniamo più interessante, anche se fino ad ora non abbiamo abbastanza informazioni per giudicare al meglio.








Personaggi e nemici

Come anticipato in apertura, Borderlands 3 sarà un'avventura in famiglia e vedrà il ritorno di tantissime facce note, ma pure di qualche new entry ancora misteriosa. Tornerà Lilith, che rivestirà, a quanto ci pare di capire, un ruolo di primo piano nelle vicende. Con lei molti dei suoi compagni: Brick, che sembra aver sviluppato una passione per il sassofono, Mordecai, perfino Tiny Tina, ormai non molto più "Tiny". Maya ha un nuovo taglio di capelli ed è in compagnia di una ragazzina di cui ancora non sappiamo nulla: si tratta forse di sua sorella minore. Fa il suo ritorno pure la Tannis e la si vede in una scena in cui c'è anche la chiave di una Cripta, la stessa che si può notare nel frangente in cui Lilith perde i suoi poteri. Non mancheranno Sir e Lady Hammerlock, a fianco di quello che sembra essere un componente ancora segreto della famiglia.


C'è Rhys da Tales from the Borderlands, Markus e Moxxi, vista solo di spalle. Ellie e la sua officina, Zer0 e l'immancabile Clap-Trap, a cui saranno sicuramente riservati gli episodi più esilaranti. Dall'altro lato della barricata, e cioè quello dei nemici, è possibile scorgere una serie di conoscenze vecchie e nuove. Gli Psycho saranno come al solito la perfetta carne da cannone, e stavolta saranno presenti anche in versione femminile. Si vedono poi Goliath, Skagg ed altri mostriciattoli inediti, tra i quali c'è una sorta di triceratopo bipede sputafuoco. Si capisce poi molto chiaramente che si combatterà contro la Maliwan ed i suoi sgherri, tra le cui fila ci sono grossi robot e droni. La possibilità di visitare più mondi (ribadita anche dall'utilizzo plurale della parola "world" nei vari slogan) ha permesso insomma a Gearbox di sbizzarrirsi e di creare un bestiario piuttosto vario e strampalato.







Luoghi, mezzi ed armi

Abbiamo ribadito più volte che in Borderlands 3 si potranno visitare più pianeti: Pandora e Promethea saranno sicuramente due di questi. Su Promethea ha sede il culto dei Children of the Vault, dunque potremmo averlo intravisto quando la telecamera indugiava su alcune delle roccaforti dei cultisti. Il suo aspetto sembrerebbe piuttosto simile a Pandora: una wasteland desertica punteggiata da baraccopoli arrugginite.



Le ambientazioni più verdeggianti e paludose potrebbero far parte del terzo mondo visitabile, mentre il quarto, visto solo per pochi istanti, potrebbe essere quello in cui si trovano Maya e la sua presunta sorella. Lo si riconosce facilmente perché mostra delle architetture in stile vagamente orientale, mai viste in nessun altro luogo di Pandora. Il quinto non sembra essere un vero e proprio mondo quanto piuttosto una stazione spaziale: la si ammira di sfuggita in una manciata di frame, con i suoi palazzi svettanti ed illuminati al neon, come fosse una metropoli cyberpunk.

Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, sappiamo che ci saranno almeno tre varianti. Una jeep corazzata che lancia barili esplosivi, una sorta di buggy ed una stilosa monowheel per guidatore singolo. I vari frangenti del trailer ci suggeriscono inoltre che la personalizzazione dei mezzi andrà oltre alla semplice verniciatura. Se si osserva bene si può infatti notare la presenza di mezzi molto simili ma con caratteristiche della carrozzeria e delle ruote (tra cui alcune che trasformano l'auto in un hovercraft) molto differenti.

Le armi meritano un discorso più ampio, d'altronde sono la vera e propria spina dorsale di tutti i Borderlands. Saranno sempre tantissime, varie, belle da adocchiare quanto divertenti da adoperare. Nel video se ne vedono moltissime: gatling, SMG, fucili di precisione, pistole e lanciarazzi. Persino fucili d'assalto con un paio di gambe. Non mancano armi a raggi molto curiose e delle grosse mitragliatrici che non siamo ancora riusciti ad identificare totalmente. Tornano anche molte delle marche già presenti negli altri Borderlands, probabilmente con qualche aggiunta particolare.



C'è la Dahl, la Jackobs, la Maliwan, l'Atlas e la Vladof; una bocca da fuoco nello specifico ha poi attratto la nostra attenzione, visto che ricordava vagamente le armi Eridian ed è quindi probabile che anch'esse vedranno il loro ritorno. I fucili di colore rosso e nero sono invece, con tutta probabilità, una tipologia completamente nuova, magari legata proprio ai Child of the Vault (i cui colori sembrano essere proprio il rosso ed il nero). Al di là della quantità di nuove armi, che sembra toccare vette elevatissime, ci siamo soffermati su un particolare che ci ha colpito più di tutti. Se si osservano lentamente i fugaci cambi di scena alla fine del video è possibile adocchiare degli indicatori su alcune degli strumenti di morte, che sembrano indicare il numero di munizioni ancora a disposizione. Non sappiamo bene ancora come interpretare questa informazione, visto che ci pare molto improbabile che Borderlands 3 adotti un'interfaccia sullo stile di Dead Space, piuttosto che una più classica e adatta per il genere.







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