lunedì 31 agosto 2015
Grande Un nuovo sistema di esperienza per Fallout 4 Leggi i dettagli qui.
02:44
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Fonte Gamesurf
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Tramite le pagine di Xbox magazine ufficiale scopriamo qualche nuovo dettaglio sul livello di esperienza di Fallout 4.
Il sistema sarà differente da quello usato solitamente, dato che non ci sarà un vero e proprio livello di crescita generale ma sarà diviso per Perk. Questo darà nelle mani del giocatore oltre 250 livelli tra cui salire, e un sacco di personalizzazioni in base alle abilità che il giocatore preferisce usare.
Tu cosa ne pensi esprimi il tuo pensiero qui, facci sapere....
Voglio Mostravi ARK: Survival Evolved: Due ore di gameplay
00:59
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Fonte gamereactor.it
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Abbiamo dato un'occhiata ad uno dei titoli che ha velocemente catturato l'attenzione di pubblico e critica per la sua originalità, ARK: Survival Evolved, disponibile su Steam Early Access da giugno. Sophia appartiene alla schiera di quel nutrito numero di sostenitori e già fan del gioco, e ha attualmente all'attivo ben 200 ore di sopravvivenza in questa giungla infestata dai dinosauri. Vediamo se ce l'ha fatta anche questa volta.
domenica 30 agosto 2015
News: Until Dawn - Guida e Soluzione Completa al 100%
23:52
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Fonte Games.it
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Until Dawn - Guida e Soluzione
Until Dawn – Come sbloccare tutti i finali: La guida con soluzione completa ai procedimenti e alle scelte per sbloccare così tutti i finali di Until Dawn.
guida realizzata da Simone Alvaro “Guybrush89” Segatori
VEDI ANCHE:
-GUIDA AI TROFEI: La lista completa dei trofei per ottenere il platino e compiere le scelte giuste.
-GUIDA AI COLLEZIONABILI: La soluzione completa per trovare tutti i Totem e gli Indizi sulle Gemelle, sul 1952 e sull'Uomo Misterioso.
-GUIDA PER FAR SOPRAVVIVERE TUTTI: La guida completa alle scelte per salvare tutti i personaggi. Trofeo Essi Vivono.
-GUIDA PER FAR MORIRE TUTTI: La guida completa alle scelte per far morire tutti i personaggi. Trofeo Facciamola Finita.
-FINALE ALTERNATIVO: Scoprite il video segreto dopo i titoli di coda.
-JESSICA STORIA D'AMORE: Jessica è pronta a concedersi a Mike ma SOLO facendo le scelte giuste!
IMPORTANTE: I trofei vengono sbloccati a fine capitolo, proprio come succedeva in Heavy Rain, questo vuol dire che se per sbloccare un trofeo dovete Es. “Annaffiare la pianta” all’inizio del capitolo 3, dovrete per forza giocare TUTTO il capitolo 3 e sbloccherete il trofeo solo alla fine. Se lasciate il capitolo subito dopo aver Es. “Annaffiato la pianta” NON sbloccherete il trofeo.
Vi Mostro 20 minuti di video gameplay di Xenoblade Chronicles X:
22:44
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Fonte Games.it
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Il filmato postato su YouTube arriva dal PAX Prime 2015 di Seattle
Xenoblade Chronicles X arriverà solamente il prossimo 4 Dicembre in Europa ed in esclusiva per la console Nintendo Wii U. Per chi volesse saperne di più, però, ecco un video gameplay di oltre 20 minuti che arriva direttamente dal PAX Prime di Seattle.
Xenoblade Chronicles X si presenta a Seattle in pompa-magna ed il video mostra la presentazione del gioco proprio nella kermesse statunitense.
LE ANTEPRIME DE ICINEMANIACI: SINISTER 2
15:07
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Sinister 2
di Ciaran Foy
con Shannyn Sossamon, James Ramsone
Usa, 2015
genere, horror
durata, 97'
Per capire la natura di un film come “Sinister 2” bisogna prestare attenzione alla storia cinematografica del suo produttore, e cioè a quel Jason Blum che in pochi anni e grazie a successi come “Paranormal Activity”, “Insidious” e “Anarchia: la notte del giudizio” è passato dall'anomimato alla notorietà, risollevando (anche in termini di incassi) le sorti di un genere oramai relegato a palcoscenici di secondo piano. E invece, grazie a una formula che prevede budget contenuti e totale libertà creativa, Blum è riuscito non solo a consolidare il valore commerciale della sua Blumhouse, diventata nel frattempo uno dei marchi indipendenti più attivi e presente del settore ma anche a spostare il livello delle proprie ambizioni verso il grande cinema mainstream, impegnandosi nella produzione dei prossimi lungometraggi di M Night Shymalam: il primo dei quali, “The Visit”, è già pronto per l’uscita, mentre il secondo, interpretato tra gli altri da Joaquin Phoenix, sarebbe in procinto di entrare in fase di lavorazione.
Strategie commerciali e cinematografiche a cui “Sinister 2”, con la programmata serialità del suo marchio appartiene di diritto, rappresentando solo l'ultimo di una lunga serie di film a puntate che a partire da quelli dedicati alla serie di Paranormal Activity hanno permesso a Blum di ottenere il massimo profitto con il minimo sforzo. “Sinister 2” conferma dunque la tendenza, collocandosi in continuita cronologica con le vicende raccontate nel primo capitolo, a cui si riallaccia per la presenza del vice sceriffo interpretato da James Ramsone, che nella storia precedente non era riuscito a strappare la famiglia Oswalt al suo tragico destino, e che adesso, mosso dal senso di colpa che lo ha convinto a dimettersi dal suo incarico, cerca di evitare che la stessa sorte possa capitare a una giovane donna e ai suoi due bambini. Anche in questo caso, il luogo dell’azione è una casa infestata dai fantasmi dei pargoletti uccisi dal mefistofelico Bughuul, e come succedeva in "Sinister" anche qui il sorgere del male è legato alla visione dei filmini amatoriali che documentano le stragi famigliari portate a termine dal terribile demone.
Una mancanza di novità, a cui però “Sinister 2” sopperisce per la qualità di una tensione, che non è mai il frutto di un’azione efferata o sanguinolesca bensì il risultato di un senso di malessere e di disagio prodotti dalla visione di ambienti isolati e fatiscenti, dell'inospitalità e della claustrofobia degli interni, ridotti al minimo indispensabile e ripresi in maniera parziale e con luce limitata; della capacità di presentare personaggi che vivono in funzione della trama e che, allo stesso tempo, sono capaci di rendersene autonomi attraverso le espressioni dei loro volti. Senza dimenticare che il sentimento di inadeguatezza dei protagonisti, derivato dal fatto di non sentirsi all’altezza del proprio ruolo (dalla madre che non riesce a proteggere la spensieratezza dei propri bambini al tutore dell’ordine che rinuncia ufficialmente al suo incarico) fa da collante nei confronti dello spettatore che, un po’ alla volta, finiscono per identificarsi con la precaria umanità raccontata nello schermo.
di Ciaran Foy
con Shannyn Sossamon, James Ramsone
Usa, 2015
genere, horror
durata, 97'
Per capire la natura di un film come “Sinister 2” bisogna prestare attenzione alla storia cinematografica del suo produttore, e cioè a quel Jason Blum che in pochi anni e grazie a successi come “Paranormal Activity”, “Insidious” e “Anarchia: la notte del giudizio” è passato dall'anomimato alla notorietà, risollevando (anche in termini di incassi) le sorti di un genere oramai relegato a palcoscenici di secondo piano. E invece, grazie a una formula che prevede budget contenuti e totale libertà creativa, Blum è riuscito non solo a consolidare il valore commerciale della sua Blumhouse, diventata nel frattempo uno dei marchi indipendenti più attivi e presente del settore ma anche a spostare il livello delle proprie ambizioni verso il grande cinema mainstream, impegnandosi nella produzione dei prossimi lungometraggi di M Night Shymalam: il primo dei quali, “The Visit”, è già pronto per l’uscita, mentre il secondo, interpretato tra gli altri da Joaquin Phoenix, sarebbe in procinto di entrare in fase di lavorazione.
Strategie commerciali e cinematografiche a cui “Sinister 2”, con la programmata serialità del suo marchio appartiene di diritto, rappresentando solo l'ultimo di una lunga serie di film a puntate che a partire da quelli dedicati alla serie di Paranormal Activity hanno permesso a Blum di ottenere il massimo profitto con il minimo sforzo. “Sinister 2” conferma dunque la tendenza, collocandosi in continuita cronologica con le vicende raccontate nel primo capitolo, a cui si riallaccia per la presenza del vice sceriffo interpretato da James Ramsone, che nella storia precedente non era riuscito a strappare la famiglia Oswalt al suo tragico destino, e che adesso, mosso dal senso di colpa che lo ha convinto a dimettersi dal suo incarico, cerca di evitare che la stessa sorte possa capitare a una giovane donna e ai suoi due bambini. Anche in questo caso, il luogo dell’azione è una casa infestata dai fantasmi dei pargoletti uccisi dal mefistofelico Bughuul, e come succedeva in "Sinister" anche qui il sorgere del male è legato alla visione dei filmini amatoriali che documentano le stragi famigliari portate a termine dal terribile demone.
Una mancanza di novità, a cui però “Sinister 2” sopperisce per la qualità di una tensione, che non è mai il frutto di un’azione efferata o sanguinolesca bensì il risultato di un senso di malessere e di disagio prodotti dalla visione di ambienti isolati e fatiscenti, dell'inospitalità e della claustrofobia degli interni, ridotti al minimo indispensabile e ripresi in maniera parziale e con luce limitata; della capacità di presentare personaggi che vivono in funzione della trama e che, allo stesso tempo, sono capaci di rendersene autonomi attraverso le espressioni dei loro volti. Senza dimenticare che il sentimento di inadeguatezza dei protagonisti, derivato dal fatto di non sentirsi all’altezza del proprio ruolo (dalla madre che non riesce a proteggere la spensieratezza dei propri bambini al tutore dell’ordine che rinuncia ufficialmente al suo incarico) fa da collante nei confronti dello spettatore che, un po’ alla volta, finiscono per identificarsi con la precaria umanità raccontata nello schermo.
FILM TELECOMANDATI: L'ARTE DI VINCERE - MONEYBALL
01:45
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L'arte di vincere - Moneyball
di Bennett Miller
con Brad Pitt, Jonah Hill, Robin Wright, Philip Seymour Hoffman
Usa, 2011
genere, drammatico, sportivo
durata, 126'
Cinema e sport non sono quasi mai un connubio vincente. A limitarne l'efficacia giocano soprattutto due fattori: la mancanza di empatia verso discipline attraversate da regole complicatissime, per di più alimentate da una tradizione che riguarda solo pochi adepti. E poi l'accostamento con una visione della vita che rispecchia un punto di vista prevalentemente maschile. Ed anche "Moneyball" occupandosi di un manager di una squadra di baseball alle prese con la scommessa di rendere competitiva una compagine allestita con pochi mezzi e molta inventiva, non si distacca dal quadro appena descritto.
Eppure dopo qualche minuto ti accorgi che pur continuando a parlare di tattiche e di mercato nella speranza di compiere il miracolo, il personaggio di Billy Beane nella sua (titanica) impresa di competere con i moloch di uno sport che anche in America ha subordinato il gesto atletico al potere dei soldi, appartiene di diritto alle grandi figure romantiche che prima il cinema e poi la letteratura hanno saputo rendere immortali. Icaro contemporaneo per la voglia di infinito racchiusa nel sogno di invertire le sorti di una sconfitta annunciata, Billie è il capitano di una nave alla caccia della balena bianca, con il mitico cetaceo sostituito dall'altrettanto leggendario titolo delle world series che nel mondo del baseball rappresenta il successo più alto a cui si possa aspirare. Ed è proprio nel tentativo riuscito di ricostruire la vicenda emotiva e psicologica che scandisce le varie fasi di questa rincorsa, come al solito costellata dallo scetticismo e dalla mancanza di fiducia che da sempre circonda il visionario, che il regista compie il suo capolavoro consegnandoci una vicenda che riesce a fare a meno dell'esibizione muscolare ed estetica.
Rinunciando al campo da gioco ed alle discussione tecniche, Miller ci parla di uomini e della paura di non essere all'altezza delle proprie aspettative e di quelle degli altri. Una sfida con se stessi e con il proprio inconscio che il film rende in maniera pragmatica, mostrandoci il protagonista spesso in solitudine, a rimembrare i fantasmi di una promessa mancata (Billie ha smentito il pronostico di chi ne aveva prefigurato una carriera da star) o ad immaginare i risultati di partite che si ostina a non guardare per mantenere le distanze di chi ha paura di innamorarsi di nuovo dell'oggetto del proprio desiderio.
E poi circondandolo di figure sospese in una linea d'ombra che impedisce loro di reagire alle difficoltà di una carriera ormai logora, o mai decollata. Oppure di compagni d'avventura poco glamour come Peter Brand, il genio della statistica che aiuterà Billie a convertire i numeri in giocatori da comprare. Dal fisico corpulento e completamente assorbito dal suo mestiere Peter è nella sua dimensione monotematica (ogni sua apparizione è legata ai motivi del suo mestiere) emblema di un mondo chiuso in se stesso, alla ricerca continua della prestazione. L'epilogo seppur rimandato nella conclusione alle cronaca dei nostri giorni dove il manager Billie Beane non ha smesso di inseguire la sua chimera, suggella nella scelta del protagonista, le ragioni di un film che ragiona sul senso della vita. Immerso in chiari scuri caldi e leggermente autunnali "Moneyball" è un esempio di come il cinema classico sia ancora il modo per raccontare gli uomini e le loro storie. Brad Pitt è perfetto nel tratteggiare i mezzi toni di uno spirito inquieto ma deciso. Come lui tutti gli altri, in un ensemble di rara efficacia attoriale.
Questa sera in onda:
Cult, ore 21
sabato 29 agosto 2015
HUNGRY HEARTS
06:56
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Hungry Hearts
di Maurizio Costanzo
con Adam Driver, Alba Rorhwacher
Italia, 2014
genere, drammatico
durata, 118'
L’incipit di un film, alle volte, può avere lo stesso valore del prologo di un testo teatrale. E l’apertura di “Hungry Hearts” difatti, costituita da una sequenza con inquadratura unica della durata di cinque minuti e più, sembra già celare dietro l’apparenza di commedia francese l’impaziente inquietudine che verrà a galla nel corso della narrazione. È un avvio quasi letterario quello che Saverio Costanzo sceglie per il suo quarto lungometraggio, caratterizzato quindi da un’ambizione – e dunque da un livello di rischio – non indifferente.
La storia narra della relazione tra Mina e Jude, relazione che si incrinerà irrimediabilmente dopo l’arrivo del figlio, vista l’ossessione da parte della madre nel non far mangiare il figlio, facendogli quindi rischiare la morte per malnutrizione.
Se il regista nel suo percorso cinematografico aveva già passato l’esame della messa in scena, si trova ulteriore conferma della sua indiscutibile abilità estetica, qui caratterizzata dall’uso delicato di una camera a mano sempre pronta a seguire movimenti e micro-espressioni dei personaggi. Mentre la struttura drammaturgica regge in parte il gioco, nonostante la mancanza di contenuti e le numerose dissolvenze che vanno ad evidenziare i solchi temporali presenti all’interno dell'impianto narrativo – scelta questa che rischia di far perdere la carica emozionale dell’avvio a conclusione – la reale problematica del film sta nell’interpretazione di Alba Rohrwacher che, assolutamente non all’altezza del compagno di scena, oltre a non riuscire nel trovare un’interessante modulazione della voce, offre un’interpretazione monodimensionale privando il proprio personaggio della complessità che invece avrebbe richiesto e che avrebbe sicuramente dato al film uno slancio maggiore.
Va comunque detto che “Hungry Hearts” dev’essere visto se non altro per il coraggio col quale Costanzo ha tentato un’operazione almeno negli intenti poetica e disperata, e non è cosa da poco.
Antonio Romagnoli
4 VIDEO INEDITI DI DARK SOULS 3 DOVE VIENE ATTIVATA LA 2 FASE DI COMBATTIMENTO DEL BOSS
05:34
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FONTE http://ift.tt/1Vl55i6
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IN QUESTO 4 VIDEO VEDRETE LA DIFFICOLTÀ REALE DI DARK SOULS 3, IN PIÙ IL GIOCATORE RIESCE AD INESCARE LA SECONDA FASE DI ATTACCO DEL BOSS FINALE, FACENDOLO DIVENTARE ANCORA PIÙ FORTE. IL SUO MUSSET DI COMBATTIMENTO CAMBIA IN MANIERA DRASTICA, NON SI RIESCE PIÙ A LEGGERE I SUOI MOVIMENTI COME VEDRETE DAL VIDEO :-) BUONA VISIONE A TUTTI
VIDEO 1 QUI VEDRETE ATTIVARE LA SECONDA FASE DI COMBATTIMENTO DEL BOSS FINALE QUALCOSA DI STREPITOSO DA VEDERE IL SUO MUSSET E QUASI INELEGGIBILE COME VEDRETE DAL VIDEO
VIDEO 2
VIDEO 3
VIDEO 4
News: L'horror Knock Knock arriverà su PS4 Leggi qui i Dettagli
04:37
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Fonte Eurogamer.it
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di Alex Franchini Pubblicato 29/08/2015
Il team Ice-Pick Lodge ha annunciato l'arrivo di Knock Knock su Playstation 4.
L'annuncio è arrivato sul Playstation Blog in un corposo post che contiene la curiosa origine del titolo horror.
Stando a quanto contenuto nel post, gli sviluppatori avrebbero ricevuto via email, anni fa, un archivio contenente "scarabocchi incomprensibili, appunti e file audio, corredato da una vaga descrizione di un possibile gioco", poi sviluppato in un gioco vero e proprio, cioè Knock Knock. Ovviamente c'è la possibilità che questa storia sia un elaborato falso, ma rimane comunque un'origine intrigante per uno dei giochi horror più particolari degli ultimi anni.
Knock Knock è uscito nel 2013 su PC dopo essere stato finanziato con successo su Kickstarter. Non c'è ancora una data di uscita per la versione Playstation 4.
News: Dying Light trucco: come giocare il livello segreto di Super Mario
03:22
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Fonte Games.it
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Trucchi Dying Light: come giocare il livello segreto di Super Mario - Dying Light, disponibile per PC, PlayStation 4 e Xbox One, si è rivelato un gioco con nascosti al suo interno molti easter egg. Tra i tanti c'è la possibilità di accedere a un livello segreto di Super Mario.
Per fare ciò è possibile seguire il video presente poco sotto ma gli utenti dovranno essere almeno a metà strada nella storia di Dying Light e accedere al “Settore Zero” della Città Vecchia:
LEGGI ANCHE: DYING LIGHT GUIDA ALLE ARMI RARE - DYING LIGHT SOLUZIONE COMPLETA
News: Annunciato ufficialmente il film di Borderlands
01:23
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(Fonte Eurogamer.it)
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di Tommaso Stio
Come riportato dai nostri colleghi di Eurogamer.net, Lionsgate, la società dietro al film Hunger Games, sta lavorando ad un film basato sulla serie di Gearbox, con la collaborazione di Avi e Ari Arad, produttori di Iron Man, Spider Man, X-Men e Ghost Rider.
Al momento abbiamo pochi dettagli ma, stando a quanto dichiarato da Rob Friedman e Patrick Wachsberger di Lionsgate, il film sarà girato con lo stesso stile che ha caratterizzato la serie videoludica.
The Witcher 3: Wild Hunt, prime immagini dei due DLC a pagamento
00:53
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Fonte Games.it
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Si chiama Hearts Of Stone e Blood and Wine i prossimi DLC di The Witcher 3: Wild Hunt.
Non appena terminati i DLC gratuiti, è arrivato il momento di quelli a pagamento per The Witcher 3: Wild Hunt. Ne sono stati annunciati due, ma ancora non era stato detto molto (o addirittura nulla) su entrambi.
Il primo, in ordine di tempo, si chiama Hearts of Stone (foto sopra), si svolgerà nella Terra di Nessuno e vedrà Geralt impegnato in alcune nuovi missioni assegnate dal Man of Glass. Il secondo, Blood and Wine (foto sotto), si svolgerà nella regione del tutto nuova di Toussaint, con Geralt che dovrà fare luce su antichi misteri. La prima espansione è prevista per ottobre 2015 e dovrebbe apportare al gioco circa 10 ore di gameplay, la seconda ancora non ha una data, crediamo però se ne riparlerà nel 2016, e di ore aggiuntive ne porterà 20. Non è ancora stato specificato il prezzo di nessuno dei due DLC (il Pass in America costa 25 dollari), ma già il fatto che oggi siano state rilasciate le due "cover" ci fa pensare ad una prima apertura da parte di CD Red Projekt.
venerdì 28 agosto 2015
News: Doom: un nuovo trailer ci mostra le Uccisioni Gloriose
23:30
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Fonte Eurogamer.it
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Bethesda Softworks ha appena pubblicato un nuovo trailer per Doom, reboot dello storico shooter targato id Software.
Il video dedica particolare attenzione alle Uccisioni Gloriose, degli attacchi finali piuttosto violenti per distruggere i nemici.
Esse, a detta degli sviluppatori, si sposeranno alla perfezione con il gameplay dello sparatutto, caratterizzato dallo stile di combattimento "a spinta in avanti". Le Glory Kills avranno una durata assai breve, il giusto tempo per permettere al giocatore di rimettersi al comando del suo avatar, onde evitare di smorzare l'azione frenetica in cui sarà immerso.
Vi lasciamo il filmato in calce, buona visione!
Doom è atteso su PlayStation 4, Xbox One e PC per la primavera 2016.
Fonte: Gameranx
Video: La grande Mika si aggiunge al roster di lottatori di Street Fighter V
23:07
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Fonte Gamesurf
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L'ultima volta comparve in quel di Street Fighter Alpha 3 e, da quel momento in poi, non ne abbiamo avuto notizia facendola quasi cadere nel dimenticatoio. Sembra però che i ragazzi di Capcom abbiano deciso di far tornare in auge la possente Rainbow Mika, facendola comparire in esclusiva durante il PAX Prime di Seattle (che si terrà proprio questo weekend) così da permettere ai giocatori di cimentarsi nel suo utilizzo.
Eccovi una breve storyline del personaggio:
"Come un aspirante giovane lottatrice, Mika ha sempre sognato di diventare una star sul ring, proprio come il suo idolo Zangief. Dopo un allenamento incessante, sotto la guida del suo allenatore, ha viaggiato per il mondo alla ricerca di incontri casuali con combattenti di strada, al fine di poter affinare la sua abilità e la popolarità intorno al suo nome.
Durante il suo vagabondare ha inoltre incontrato Nadeshiko, una partner nel suo tag-team che potrete chiamare al momento giusto grazie alla capacità del V-Trigger"
Eccovi tutto il materiale disponibile per ammirare la lottatrice, siete contenti del suo rientro??
News: One Piece Pirate Warriors 3 è disponibile da oggi Guarda il Trailer di Lancio
21:52
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Fonte Games.it
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One Piece: Pirate Warriors 3 è disponibile a partire da oggi per tutti gli utenti PlayStation 4, PS3, PSVita e PC. Gli sviluppatori di Bandai Namco hanno pubblicato un trailer di lancio e il comunicato con tutti i dettagli sul gioco che trovate qui di seguito.
Milano – 28 agosto 2015 – Il celebre produttore di videogiochi dedicati agli anime, BANDAI NAMCO Entertainment Europe, annuncia oggi l’uscita di ONE PIECE: Pirate Warriors 3 in Europa, Medio Oriente, Africa e Australasia per PlayStation®4, PlayStation®3, PlayStation® Vita e STEAM®.
Sviluppato dallo studio giapponese di KOEI TECMO GAMES CO., LTD., ONE PIECE: Pirate Warriors 3 combina i personaggi della serie di One Piece con la frenetica azione del franchise Dynasty Warriors, per offrire un’esperienza emozionante e indimenticabile a tutti i fan di One Piece e agli appassionati dei giochi dedicati agli anime.
ONE PIECE: Pirate Warriors 3 segue la storia originale della serie anime di One Piece, che inizia nel villaggio di Fooshia, da cui Rufy parte alla volta della Rotta Maggiore per inseguire il suo sogno di diventare il Re dei Pirati. I giocatori intraprenderanno una straordinaria avventura, in cui potranno rivivere tutti i momenti più importanti della serie, dalle prime apparizioni dei più celebri pirati di Cappello di Paglia fino alle epiche battaglie della Saga della Paramount War. Infine, i giocatori raggiungeranno il regno di Dressrosa per un’epica battaglia contro il malvagio tiranno Don Quijote Do Flamingo. Il gioco introduce per la prima volta il Kizuna Rush, una nuova funzionalità che consente d’invocare un massimo di quattro personaggi per eseguire attacchi in combinazione, oltre a offrire un roster di personaggi giocabili ancora più ampio, che include Fujitora, Trafalgar Law e il fratello adottivo di Rufy, Sabo.
ONE PIECE: Pirate Warriors 3 è ora disponibile con alcuni contenuti esclusivi presso il proprio punto vendita preferito*, oltre che su “PlayStation Network” e STEAM®.
A BLAST
07:25
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A Blast
di Syllas Tzoumerkas
con Angeliki Papoulia, Vassilis Doganis, Maria Filini
Greca/Germania/Paesi Bassi,2014
genere, drammatico
durata, 83'
Così è la vita. In una giornata che il mondo del cinema avrebbe preferito evitare, con la morte del mai troppo compianto Robin Williams associata alla notizia del mancato arrivo a Locarno di Roman Polanski, "costretto" a rinunciare all'invito degli organizzatori per far tacere le polemiche innescate dalla sua eventuale presenza, dispiace constatare l'opportunismo di molte testate giornalistiche, pronte a riaccendere la spina sulla materia cinematografica solo in occasione degli eventi più dolorosi. Perchè se la coerenza fosse il principio discriminante nella scelta dei soggetti più interessanti, non c'è dubbio che un opera come "A Blast", del regista greco Syllas Tzoumerkas, con la sua bruciante attualità, dovrebbe occupare le prime pagine dei giornali. Il film infatti affonda il coltello nella ferite della "questione" greca, raccontando la storia di una crisi familiare in cui pubblico e privato si confondono in un malessere esistenziale che diventa tragedia, quando Maria (Angeliki Papoulia, attrice feticcio di Yorgos Lanthimos,) moglie e madre di tre figli e i suoi famigliari, devono affrontare il dissesto finanziario dell'azienda, coperta di debiti a causa del mancato pagamento delle tasse. Una scoperta improvvisa, che spezza il delicato equilibrio psicologico della donna, prostrata dalla lontananza del marito, imbarcato per motivi di lavoro, e condizionata da un'attitudine esistenziale, inquieta e insoddisfatta.
Partendo dal titolo che, anticipando il doppio binario - politico e psicologico - in cui si muove il film, fa riferimento ai disordini sociali scoppiati all'indomani della bancarotta del paese, e insieme all'esplosione di rabbia che da un certo punto in poi caratterizza i rapporti tra i vari personaggi, "A Blast" conferma la tendenza del cinema greco a interiorizzare gli avvenimenti contemporanei, rileggendoli attraverso i comportamenti di nuclei umani ristretti e oppressi all'interno di spazi, geografici e psicologici, claustrofobici. Anche in questo caso infatti la realtà storica rimane per lo più fuori campo (anche se in maniera meno esplicita rispetto a esempi precedenti),con i tumulti e le contraddizioni che emergono tra le righe di un tessuto umano instabile, e macchiato fin dal principio da un peccato originale che risale, guarda caso, a precise responsabilità genitoriali. Senza voler spingere troppo in direzione di una metafora sin troppo scontata, che fa dell'istituzione famigliare l'equivalente della comunità statuale, "Blast" ha il pregio di rimanere indipendente dalle riflessioni di cui si fa inevitabilmente carico, trovando nel contingente della sua storia la benzina per fare ardere l'animo dello spettatore.
Assecondando il deragliamento emotivo della protagonista, la struttura narrativa procede in maniera sincopata, e con inversioni temporali tra passato e presente che destabilizzano il pubblico, investito da un ego affamato d'esistenza. In analogia con i film dei colleghi che lo hanno preceduto (Lanthimos, Avranas)anche "A Blast" usa i corpi come fonte di rivolta utilizzando quello dei personaggi come terminale di una frustrazione che diventa ribellione da ogni convenzione. Da qui le caratteristiche di un'opera che porta l'Eros e il Thanatos dell'amplesso amoroso all'interno di una pansessualità sfrenata e disinibita. In questo senso la scena nell'internet caffè, in cui Maria guarda video porno circondata dallo sguardo esterafatto della congrega maschile, è significativa di un individualismo sfrenato, che alla luce di quanto sembra dirci il regista, rimane l'unica forma di difesa nei confronti dell'orrore del tempo presente. Ci sarebbe da aggiungere che Tzoumerkas gira in maniera divina, con soluzioni che aprono le immagini a un senso che non si esaurisce in ciò che vediamo ma che scava nell'animo dello spettatore. "Blast" è un pugno nello stomaco che può servire a risvegliare la coscienze.
(pubblicato su onacinema/speciale 67 festival di Locarno)
di Syllas Tzoumerkas
con Angeliki Papoulia, Vassilis Doganis, Maria Filini
Greca/Germania/Paesi Bassi,2014
genere, drammatico
durata, 83'
Così è la vita. In una giornata che il mondo del cinema avrebbe preferito evitare, con la morte del mai troppo compianto Robin Williams associata alla notizia del mancato arrivo a Locarno di Roman Polanski, "costretto" a rinunciare all'invito degli organizzatori per far tacere le polemiche innescate dalla sua eventuale presenza, dispiace constatare l'opportunismo di molte testate giornalistiche, pronte a riaccendere la spina sulla materia cinematografica solo in occasione degli eventi più dolorosi. Perchè se la coerenza fosse il principio discriminante nella scelta dei soggetti più interessanti, non c'è dubbio che un opera come "A Blast", del regista greco Syllas Tzoumerkas, con la sua bruciante attualità, dovrebbe occupare le prime pagine dei giornali. Il film infatti affonda il coltello nella ferite della "questione" greca, raccontando la storia di una crisi familiare in cui pubblico e privato si confondono in un malessere esistenziale che diventa tragedia, quando Maria (Angeliki Papoulia, attrice feticcio di Yorgos Lanthimos,) moglie e madre di tre figli e i suoi famigliari, devono affrontare il dissesto finanziario dell'azienda, coperta di debiti a causa del mancato pagamento delle tasse. Una scoperta improvvisa, che spezza il delicato equilibrio psicologico della donna, prostrata dalla lontananza del marito, imbarcato per motivi di lavoro, e condizionata da un'attitudine esistenziale, inquieta e insoddisfatta.
Partendo dal titolo che, anticipando il doppio binario - politico e psicologico - in cui si muove il film, fa riferimento ai disordini sociali scoppiati all'indomani della bancarotta del paese, e insieme all'esplosione di rabbia che da un certo punto in poi caratterizza i rapporti tra i vari personaggi, "A Blast" conferma la tendenza del cinema greco a interiorizzare gli avvenimenti contemporanei, rileggendoli attraverso i comportamenti di nuclei umani ristretti e oppressi all'interno di spazi, geografici e psicologici, claustrofobici. Anche in questo caso infatti la realtà storica rimane per lo più fuori campo (anche se in maniera meno esplicita rispetto a esempi precedenti),con i tumulti e le contraddizioni che emergono tra le righe di un tessuto umano instabile, e macchiato fin dal principio da un peccato originale che risale, guarda caso, a precise responsabilità genitoriali. Senza voler spingere troppo in direzione di una metafora sin troppo scontata, che fa dell'istituzione famigliare l'equivalente della comunità statuale, "Blast" ha il pregio di rimanere indipendente dalle riflessioni di cui si fa inevitabilmente carico, trovando nel contingente della sua storia la benzina per fare ardere l'animo dello spettatore.
Assecondando il deragliamento emotivo della protagonista, la struttura narrativa procede in maniera sincopata, e con inversioni temporali tra passato e presente che destabilizzano il pubblico, investito da un ego affamato d'esistenza. In analogia con i film dei colleghi che lo hanno preceduto (Lanthimos, Avranas)anche "A Blast" usa i corpi come fonte di rivolta utilizzando quello dei personaggi come terminale di una frustrazione che diventa ribellione da ogni convenzione. Da qui le caratteristiche di un'opera che porta l'Eros e il Thanatos dell'amplesso amoroso all'interno di una pansessualità sfrenata e disinibita. In questo senso la scena nell'internet caffè, in cui Maria guarda video porno circondata dallo sguardo esterafatto della congrega maschile, è significativa di un individualismo sfrenato, che alla luce di quanto sembra dirci il regista, rimane l'unica forma di difesa nei confronti dell'orrore del tempo presente. Ci sarebbe da aggiungere che Tzoumerkas gira in maniera divina, con soluzioni che aprono le immagini a un senso che non si esaurisce in ciò che vediamo ma che scava nell'animo dello spettatore. "Blast" è un pugno nello stomaco che può servire a risvegliare la coscienze.
(pubblicato su onacinema/speciale 67 festival di Locarno)
PUBBLICATE 26 VIDEO GUIDE DI DARKSIDERS " MODALITÀ APOCALITTICA "
05:53
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CIAO RAGAZZI
MI SCUSO STO RIPRENDENDO LE VECCHIE VIDEO GUIDE IN SOSPESO, QUESTA DI DARKSIDERS LA STO QUASI FINENDO, DOVE STO MOSTRANDO TUTTI I SEGRETI DEL GIOCO, GLI OGGETTI NASCOSTI, COME POTETE VEDERE DAI VIDEO PUBBLICATE DA ME.
POI FINIRÒ ANCHE QUELLA DI FARCRY 4, MA QUELLA VOGLIO FARLA BENE, CI SONO TANTI SEGRETI CHE VOGLIO MOSTRARVI :-)
News: Destiny: tutti i contenuti de Il Re Dei Corrotti leggi qui
04:43
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Fonte Games.it
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Dopo il Livestream ecco cosa è venuto fuori su Destiny: Il Re Dei Corrotti.
Ieri sera Bungie ha tenuto un live stream nel quale ha ricapitolato i principali contenuti de Il Re Dei Corrotti, la prossima espansione di Destiny che arriverà il prossimo 15 settembre su tutte le piattaforme. Se ve lo foste perso, ecco qui di seguito tutti i contenuti nella nostra sintesi.
Durante il livestream, Mr Fruit, Claude Jerome (Sandbox Designer) e Cozmo (Community Manager) hanno formato una Squadriglia e giocato un nuovo assalto dei Cabal contro le forze di invasione rivale, Shield Brothers, svelando:
· Il primo assaggio di Nolan North come voce dello Spettro;
· Una nuova destinazione giocabile, l’Astrocorazzata, una fortezza misteriosa ricca di tesori, situata negli anelli di Saturno;
· Le nuove abilità che saranno introdotte con Il Re dei Corrotti per le sotto classi: o Evocatempeste
– Gli Stregoni potranno controllare il potere di una tempesta elettrica; o Predatore della Notte
– I Cacciatori potranno forgiare un arco con l’energia gravitazionale del vuoto; o Spezzasole
– I Titani potranno richiamare un Martello infuocato in grado di bruciare i loro avversari e di produrre un impatto devastante nei combattimenti corpo a corpo;
· Gli Assalti sono stati modificati e introdurranno la variabilità degli incontri, cosicché saranno diversi ogni volta che i giocatori affronteranno l’Assalto;
· I boss degli Assalti daranno equipaggiamento, armi e item esclusivi;
· I boss si sono evoluti rispetto agli Assalti precedenti ed avranno stili d’attacco unici e personalizzati.
Il prossimo live stream è atteso per il 2 settembre per le ore 20:00 italiane.
News: in arrivo in Fallout: New Vegas una nuova mod Autumn Leaves (Video)
03:36
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Fonte gamereactor.it
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Sembra che sia all'orizzonte una nuova mod di Fallout: New Vegas, chiamata Autumn Leaves, che arriverà - com'è lecito aspettarsi - il prossimo autunno. Questa mod conta oltre 2000 dialoghi doppiati, un range di personaggi, filosofia, poesia, investigazione, otto quest interconnesse, nuovi perk, una colonna sonora originale, sette pre di gameplay con molteplici finali.
Di seguito, potete dare un'occhiata al trailer della mod, e attendere il prossimo autunno per giocarci.
Guarda il Video di Dragon Quest Heroes: arrivano altri 12 eroi
03:03
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Fonte Games.it
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importanti novità oggi per quanto riguarda il mondo di Dragon Quest Heroes: si sta per allargare ad altri 12 eroi. Tutti i dettagli nel seguente comunicato.
Milano, 27 agosto 2015 – Square Enix Ltd., ha presentato oggi un nuovo trailer di DRAGON QUEST HEROES®: The World Tree's Woe and the Blight Below™ che rivela nuovi particolari sui coloratissimi personaggi e le ambientazioni del gioco. Guardate i capitani della Guardia Reale, Lucyus e Aurora insieme ai personaggi più amati della serie, da Alena, il maschiaccio di DRAGON QUEST® IV, all’ex bandito Yangus di DRAGON QUEST VIII, mentre combattono orde di mostri formidabili.
Riconoscerete i personaggi più noti della serie DRAGON QUEST mentre combattono sfruttando le loro abilità uniche e i loro diversi stili di combattimento. Dalla lancia di Kiryl che tiene lontani i nemici alle bolle magiche di Nera per far esplodere i mostri, potrete scegliere tra dodici leggendari eroi di DRAGON QUEST. Tra i nuovi personaggi troverete anche l’imbattibile Doric, il re di Arba, e la fantastica Juliette, un’intelligente scienziata.
Il trailer “DRAGON QUEST HEROES: The World Tree’s Woe and the Heroes You Know” è disponibile su YouTube: http://youtu.be/6rrhTt7XyOE
DRAGON QUEST HEROES®: L’Albero del Mondo sarà disponibile in Europa e nei territori PAL dal 16 ottobre 2015. Prenotando la Day One Edition o la Collector’s Edition dallo SQUARE ENIX STORE riceverai anche un costume dell'eroe di DQIII. Per prenotare, visita: http://ift.tt/MWWGCI. Per saperne di più, visita: http://ift.tt/1i6P9BD
Storia
Quando un’onda d’oscurità si abbatte sulla città di Arba, i mostri che prima convivevano pacificamente con gli abitanti vengono travolti da una furia incontrollabile. Scegli tra il protagonista Lucyus o la protagonista Aurora e combatti al fianco di alcuni dei personaggi più amati della serie per calmare i mostri e riportare la pace nel regno.
News: Per la Gioia dei Fan +++Gli americani vogliono girare un film di Naruto+++
03:03
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Fonte fumettologica.it
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La casa di produzione americana Lionsgate sta negoziando per i diritti cinematografici di Naruto, il manga bestseller di Masashi Kishimoto. Per dirigere il live-action è già stato scelto Michael Gracey, alla sua prima prova dietro la macchina da presa dopo una carriera nel campo degli effetti speciali. La produzione è affidata a Avi Arad e suo figlio, Ari Arad.
Conclusosi nel novembre del 2014, Naruto è composto da oltre 700 capitoli e in 15 anni di pubblicazione ha venduto oltre 200 milioni di copie. Il manga racconta la storia di Naruto Uzumaki, un ninja dodicenne del Villaggio della Foglia con il sogno di diventare Hokage, ovvero il ninja più importante. Coraggioso e impulsivo, ha un demone rinchiuso dentro di sé: la Volpe a Nove Code. Dopo una serie di fallimenti, riesce ad essere ammesso all’accademia ninja e inizia la sua avventura, fatta di viaggi, combattimenti, prove, allenamenti.
News: La demo di FIFA 16 dall'8 settembre, ecco i contenuti nel dettaglio
01:26
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Fonte Gamesurf
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La demo di FIFA 16 uscirà fra l'8 e il 10* settembre su Xbox One, PlayStation4, PC, Xbox 360 e PlayStation3. Per molti, questa sarà la prima occasione per provare Nuovi Modi di Giocare, le novità introdotte nella dinamica di gioco e il nuovo comparto audio/video di FIFA 16 prima del lancio del gioco, previsto a partire dal 24 settembre.
Ecco cosa ti attende nella demo di FIFA 16. Opzioni di gioco
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Calcio d'inizio: scendi subito in campo e gioca una partita. La prima volta che avvii la demo di FIFA 16, disputerai El Clasico, tra Real Madrid e Barcellona, al Santiago Bernabéu.
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Draft FIFA Ultimate Team: prova un nuovo modo di giocare con la modalità Draft FUT. Prendi decisioni oculate mentre crei la tua rosa, quindi scendi in campo per disputare una partita offline.
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FIFA Trainer: tutti possono competere ai massimi livelli in FIFA 16. Prova FIFA Trainer, un nuovo sistema di allenamento contestuale, per ricevere consigli mentre giochi in modalità Calcio d'inizio o Draft FUT.
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Nuove prove abilità: in attesa che le partite vengano caricate, puoi cimentarti in sei nuove prove abilità.
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Presentazione televisiva della Bundesliga: goditi la grafica utilizzata nelle sfide della Bundesliga quando il Borussia Dortmund fa visita al Borussia Mnchengladbach al BORUSSIA-PARK.
Scegli la tua squadra Nella demo sono presenti 10 tra i migliori club al mondo e due nazionali di calcio femminili**, tra cui le campionesse del mondo degli Stati Uniti. Club
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Barcellona
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Borussia Dortmund
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Borussia Mnchengladbach
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Chelsea
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Inter
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Manchester City
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Paris Saint-Germain
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Real Madrid
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River Plate
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Seattle Sounders
Nazionali di calcio femminili:
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Germania
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Stati Uniti
Nota: *la data di uscita potrebbe cambiare senza preavviso.
**le nazionali di calcio femminili si possono affrontare solo tra loro.Stadi La demo di FIFA 16 permetterà di giocare per la prima volta nel BORUSSIA-PARK e nel CenturyLink Field. Sarà presente anche il Santiago Bernabéu del Real Madrid.
Per maggiori informazioni su EA SPORTSFIFA 16 visita il sito http://ift.tt/1KBvFAL o entra a far parte della community di EA SPORTS su http://ift.tt/1KBvFAP
Segui @EA_FIFA_Italia su Twitter e usa l’hashtag #FIFA16.
News: Dying Light: i contenuti della demo leggi qui
00:23
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Fonte Games.it
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Ecco cosa conterrà la demo di Dying Light.
Nonostante sia uscito da più di un anno, Techland ha deciso di pubblicare ugualmente una demo di Dying Light per attirare quanto più pubblico possibile.
Questo file, che è disponibile gratuitamente già da oggi per PlayStation 4, Xbox One e PC, si preannuncia molto ricco. Chi la scaricherà infatti potrà giocare ad un'intera missione della storia principale, alcune missioni secondarie, nonché provare la modalità Sfida, girare liberamente per tutta la mappa e testare anche la co-op fino a 4 giocatori. Il tutto con implementato il fatidico passaggio dal giorno alla notte, quando gli zombie da puri divoratori di cervelli diventano delle bestie fameliche e difficilissime da affrontare, i colpi di grazia e tutte le altre features speciali del gioco. Vedremo se la demo di Dying Light permetterà di aumentare ulteriormente le vendite di un gioco che ha già riscosso un grande successo.
giovedì 27 agosto 2015
Notizia del Giorno: Per accedere a PSN è obbligatorio aggiornare PS4 al firmware 2.57
23:20
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Fonte Eurogamer.it
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di Tommaso Stio Pubblicato 27/08/2015
Sony ha annunciato che, a partire da oggi, per accedere ai servizi online su PlayStation 4 sarà necessario installare il firmware 2.57.
Insomma, tutti coloro che vorranno continuare ad utilizzare il PlayStation Network saranno costretti ad aggiornare la console all'ultimo firmware disponibile.
Fonte: VG247
News: Saint Seiya: Soldiers’ Soul si mostra in un nuovo video gameplay
22:49
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(Fonte Gamesurf)
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I fan attendono con trepidazione Saint Seiya: Soldiers’ Soul, che pare sarà in grado di soddisfare la loro fame di Cavalieri dello Zodiaco. Mentre attendiamo dettagli sull'uscita occidentale, vi proponiamo un filmato di gameplay tratto dalla versione giapponese:
Devil's Third - Leggi la Recensione
21:35
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Fonte Games.it
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A cura di Stefania Sperandio
Qualche settimana fa, su queste stesse pagine, abbiamo parlato delle nostre prime impressioni relative a Devil's Third, la più recente opera di Tomonobu Itagaki in uscita tra pochissimi giorni su Nintendo Wii U. Come ricorderete, il primo impatto non fu esattamente dei più felici, e anche in sede di recensione le nostre opinioni non sono cambiate. L'avventura tutta sangue e tatuaggi del gigantesco Ivan, insomma, non è esattamente la killer app della più giovane console domestica Nintendo, e viene stritolata da difetti grossolani e difficilmente ignorabili, anche se a tratti riesce a divertire.
Vediamo tutto quanto più da vicino.
Vedi le foto: Devil's Third
Ivan non ha paura di niente
La modalità cardine del gioco è ovviamente quella relativa alla campagna, nella quale controllerete il protagonista. Dopo il manifestarsi della sindrome di Kessler e il crollo dei satelliti per le telecomunicazioni, il mondo è un focolaio di guerra gravido di gruppi terroristici pronti a prenderne il controllo. Gli Stati Uniti sono quindi costretti a ricorrere all'aiuto di Ivan, ex compagno di un gruppo rivoluzionario ora particolarmente pericoloso e formidabile combattente, per tentare di risolvere la situazione. Così, all'interno di una narrativa rigorosamente in inglese che parte da uno spunto fantapolitico interessante e che finisce con lo sfociare nella fantascienza più grottesca (non anticipiamo niente), prendiamo finalmente il controllo dell'anti-eroe russo, comiciando la sequela di missioni che ci porteranno a cercare di risolvere la situazione. Come vi avevamo già anticipato in sede di anteprima, il gameplay si snoda così in ambientazioni lineari e quasi sempre rigorosamente orizzontali, separate le une dalle altre in un concetto di stage tradizionale. Le fasi esplorative, tuttavia, hanno davvero poco da dire, limitandovi a farvi vagare in veri e propri corridoi, e non è un segreto che il gioco punti tutto sui combattimenti. Questi ultimi si reggono su due meccaniche: l'hack n' slash e lo sparatutto. Nel primo caso, Ivan porta sempre con sé un'arma da mischia (o le mani nude), e può mettere insieme delle combo letali per avere ragione dei nemici, facendoli letteralmente a pezzi – poco importa se a colpi di katana o di machete. Concatenando degli attacchi con successo, ci ritroveremo a caricare una barra e, al completamento di quest'ultima, a godere di circa trenta secondi di colpi potenziati particolarmente coreografici, con tanto di effetto rallentatore a spettacolarizzare le sequenze. Sebbene i nemici siano spesso stupidi, ma riescano comunque di tanto in tanto a costringervi ad usare le parate per provare a contrattaccare rapidamente, aprendo le loro difese, le meccaniche di combattimento ravvicinato sono effettivamente la parte che abbiamo trovato più gradevole dell'intera esperienza, se non altro per l'alto tasso di adrenalina. Va diversamente, invece, con le sparatorie, che sono contemporaneamente pilastro e tallone d'achille dell'offerta ludica: mano a mano che procederete negli stage, infatti, Itagaki ha benpensato di far corrispondere l'aumento di difficoltà ad un incremento esponenziale del numero di avversari, che vi spareranno addosso senza pietà, e di fatto il gameplay si costruirà interamente su di esse. L'approccio hack n' slash diventa quindi impossibile da utilizzare – se non con i nemici più vicini – e dovrete ricorrere alle due armi da fuoco che Ivan può portare con sé, spesso raccogliendole direttamente sul campo di battaglia. Si va quindi dalle mitragliatrici ai fucili d'assalto, passando per i fucili da tiro, le pistole e i lanciarazzi: l'assortimento è effettivamente vasto, ma c'è da dire che rare volte sentirete la necessità di utilizzare qualcosa che non siano le armi dalla cadenza di fuoco il più rapida possibile. Se, normalmente, esplorerete in terza persona, una volta imbracciato il fucile passerete alla soggettiva, vedendo il titolo tramutarsi a tutti gli effetti in un first person shooter. Purtroppo, però, queste fasi non sono per niente appaganti, ed anzi spesso le orde di nemici non proprio svegli (li vedrete lanciarsi le granate addosso uccidendosi da soli, per dirne una) vi faranno crollare nella frustrazione. C'è anche da dire che le abilità di questi stessi avversari sembrano abbastanza casuali, dal momento che quegli stessi suicidi che si faranno saltare in aria da soli potrebbero anche essere in grado di centrarvi con una raffica da trenta colpi da cinquanta metri di distanza.
Vedi le foto: Devil's Third
Le meccaniche vengono rese più interessanti dal sistema di copertura automatico, che vede Ivan ripararsi dietro a qualsiasi oggetto per evitare il fuoco avversario, ma nel complesso non costituiscono sicuramente la parte più brillante dell'opera. A ciò, sommate che ad un tentativo di approccio differente, come quello con il fucile da tiro, dovete sposare i limiti tecnici dell'opera: imbracciare le armi da cecchino, infatti, vi farà scontrare con una profondità di campo imbarazzante, dove lo sfondo degli scenari è spesso costituito da sagome senza texture, degne di almeno due generazioni di console fa. Ma questa è un'altra storia. Sulla carta, è buona invece la varietà dei nemici, che sebbene nella stragrande maggioranza dei casi si limitino ad avversari armati di fucile d'assalto, coinvolgono anche specialisti dell'arma bianca, veri e propri assalitori quasi indistruttibili e altre creature di dubbia credibilità (c'è da dirlo), che dovrete trovare il modo di buttare giù. Brilla meno, in questo caso, proprio il fatto che la tecnica per farlo è di solito sempre la stessa, ossia votarsi all'attacco, dato che sono pochissimi gli avversari che davvero vi costringeranno ad utilizzare feature come la schivata, la parata o la rotolata per sorprenderli sul fianco scoperto.
Una volta che avrete sconfitto i nemici che tenteranno di sbarrarvi la strada, dovrete affrontare, in quasi tutti gli stage, un classico boss: in questo caso, abbiamo trovato alcuni scontri interessanti e capaci di costringervi ad utilizzare al meglio le meccaniche apprese. Altri, però, sono afflitti da una manifesta stupidità artificiale del vostro avversario, e la sua sconfitta potrebbe causarvi più rassegnazione che appagamento. A quanto pare, perfino lo stesso Itagaki si è reso conto che i boss, via via che il gioco avanzava, stavano diventando sempre meno ispirati, ed ha finito con il dimenticare questa feature per qualche stage, salvo poi riproporla senza affidarsi ad uno schema ben preciso. Lo stesso accade anche con altri elementi del gameplay, come gli occhiali a infrarossi di Ivan – utili a svelare le trappole dei nemici – se non fosse che, ad eccezione di quando vi verrà mostrata questa funzione, non ne incontrerete praticamente mai.
Vedi le foto: Devil's Third
A tentare di farvi rimanere incollati al gioco ci sono poi dei collezionabili, definiti "Trofei", che potete trovare nel corso della campagna, e che vi consentono di ottenere delle ricompense nel multiplayer online. Quest'ultimo consente di creare un proprio soldato, scegliendone sesso e (limitatamente) aspetto fisico. Una volta fatto, potete decidere in quale campo specializzarvi (se nell'assalto o nell'arte del cecchinaggio, ad esempio) e partecipare così a dieci diverse tipologie di sfide, tra le quali alcune particolarmente folli che coinvolgono perfino le galline. Purtroppo, abbiamo potuto solo assaggiare l'esperienza offerta da questo comparto, vista l'assenza di altri giocatori da sfidare, ma un elemento ci ha lasciato abbastanza interdetti: al suo interno, infatti, sono presenti due valute, i Dollen e i Golden Eggs. Se i primi servono ad acquistare armi migliori, i secondi sono invece quelli che vengono sbloccati ottenendo i Trofei di cui sopra, sacrificando i Dollen ottenuti completando le missioni o, attenzione, con moneta reale. Dopo aver acquistato il gioco, insomma, fa un po' tristezza aver bisogno di spendere ulteriore denaro per sbloccare le personalizzazioni del proprio alter ego, nel tentativo di dare un senso ai design altrimenti anonimi del proprio avatar. Appare abbastanza chiaro, insomma, che buttando lì le microtransazioni i ragazzi di Valhalla Game Studios sperino di aver trovato una gallina dalle uova d'oro (era proprio il caso di dirlo, visti i Golden Eggs), al punto che la sola modalità online arriverà come free-to-play anche su PC, in futuro. Il nostro primo impatto, per quanto limitato, ci ha suggerito che le modalità saranno abbastanza varie da poter offrire un'esperienza non ripetitiva – anche se non mancano i classici come i deathmatch, a squadre e non – che però purtroppo si fonderà proprio su quel sistema di shooting non proprio robusto che caratterizza il single player.
Non volere significa non potere
Abbiamo accennato in precedenza i grattacapi tecnici ai quali il gioco ci pone di fronte, che meritano un approfondimento. Come avevamo già notato in sede di anteprima, infatti, Devil's Third mette a nudo senza troppi imbarazzi il suo travagliatissimo sviluppo (che risale ai tempi in cui THQ era ancora in piedi), e si presenta sul mercato con alcuni difetti che rendono il suo prezzo giustificato solo agli occhi degli itagakiani più convinti. L'esperienza ludica con protagonsita Ivan, infatti, svela gli sforzi degli sviluppatori di realizzare con cura almeno i modelli dei protagonisti, ma crolla innanzi alle ambientazioni, che presentano texture slavate dall'aspetto vetusto. Come accennato, oltretutto, il tentativo di fornire una buona profondità di campo nelle ambientazioni più estese risulta un autogol, dal momento che i panorami degli scenari somigliano a qualcosa che si poteva vedere ai tempi di PlayStation 2, per capirci. Fanno un'eccezione alcune ambientazioni orientali, dove è presente una maggior cura per il dettaglio, ma in tutti gli altri casi le perplessità sono parecchie e difficili da non rimarcare.
foto: Devil's Third
Purtroppo, queste non sono nemmeno le uniche, in merito al profilo tecnico: quello che turba di più, oltre alla valanga di pop-up di contenuti su schermo, è il crollo repentino del frame-rate, davvero instabile nei momenti in cui i nemici si faranno particolarmente numerosi e le scene di lotta frenetiche. Capiamoci, il titolo rimane nella sua larga parte fruibile, ma vedere il frame-rate zoppicare perfino nel filmato finale ha avuto francamente dell'assurdo. Visto quanto tempo Itagaki e i suoi hanno impiegato per partorire Devil's Third, nessuno si sarebbe scandalizzato se ne avessero chiesto dell'altro per provare a sistemare questi difetti, piuttosto grossolani.
Diamo invece una menzione di merito alla colonna sonora, ispirata e sempre adeguata alla situazione, che si sposa benissimo al clima da testosteronico film d'azione Anni Ottanta che respirerete per tutta la durata dell'opera.
Commento finale
Siamo certi che Tomonobu Itagaki sia davvero convinto della bontà di Devil's Third, dal momento che il gioco è pregno delle sue stravaganze e della sua dirompente personalità artistica. Purtroppo, però, la frattura tra hack n' slash e sparatutto si sente, e la predominanza assunta dalle seconde sequenze rispetto alle prime finisce paradossalmente con il penalizzare il prodotto. C'è però da sottolineare che, accettati i difetti evidenti, si tratta di un videogioco che riuscirà a farvi divertire, sopratutto quando vi lancerete nelle scazzottate o, armati della violenza più becera, quando comincerete a scatenarvi a colpi di lame, spranghe e via dicendo sulla resistenza dei vostri non proprio astuti avversari. Se, insomma, il pasticcio realizzato a livello grafico è evidente, le meccaniche sparatutto sono monotone e non proprio agili, alcune scelte di narrativa e game design sono surreali (vi abbiamo già detto che sarete spesso uccisi da ondate di pipistrelli difficili da schivare?) e il multiplayer violato dalle microtransazioni tenta di arraffare quanto più denaro possibile, è anche vero che Devil's Third scorre e si lascia completare, erigendosi a portavoce di un'apologia del trash che potrebbe sicuramente trovare qualche estimatore. Il tutto, sottolineaiamo di nuovo, a patto che siate disposti ad accettare i suoi grossolani peccati originali.
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