Lo and Behold: il futuro è oggi
di Werner Herzog
USA, 2016
genere, documentario
durata, 98'
Un mondo invisibile o quantomeno sommerso che Herzog fa emergere con le caratteristiche tipiche del suo cinema e quindi facendo entrare in collisione la razionalità del meccanismo cinematografico, rappresentato dal succedersi ordinato delle singole scene e dal controllo della spazio scenico (occupato dai personaggi intervistati dal regista) con gli abissi scatenati dagli scenari di un futuro più che possibile, in cui a governare sarà l’intelligenza artificiale dei robot.
Se ciò che deve ancora venire meraviglia e al tempo stesso spaventa il presente è quanto meno angosciante: provate a chiedere ai genitori della ragazza morta in un incidente stradale perseguitati dagli hacker che hanno saturato la rete con le foto del cadavere della figlia, oppure alle persone costrette a lasciare la propria casa e a vivere in luoghi remoti e isolati per scongiurare gli effetti della patologia scatenata dalle onde magnetiche prodotte dai circuiti telematici. Tra cose note e perlomeno pensate e altre nemmeno immaginate “Lo and Behold” è un viaggio nell’ignoto dei nostri tempi che riesce a farci tornare a casa con verità meno scontate. E il suo regista pur alla soglia degli ottanta dimostra la metà dei suoi anni. Per questo motivo lunga vita a Werner Herzog.
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