Diamanti grezzi
di Josh e Benny Safdie
con Adam Sandler, Lakeith Stanfield, Idina Menzel
USA, 2019
genere: thriller, poliziesco, drammatico
durata: 135’
Dibattuto soprattutto per la mancata candidatura dell’attore protagonista, Adam Sandler, ai recenti Oscar 2020, “Diamanti grezzi” è il più recente film dei due fratelli registi, Josh e Benny Safdie.
La storia ruota attorno alla figura di un gioielliere ebreo newyorkese, Howard Ratner, che riesce a mettere le mani su un opale nero contrabbandato, corrompendo con 100000 dollari due minatori etiopi. Grazie al valore stimato, il protagonista pensa di metterlo all’asta in modo da guadagnare abbastanza per azzerare il debito di 100000 dollari che ha con il cognato Arno. In tutto questo sicuramente la condotta di Howard non aiuta data la situazione che si viene a creare in casa con la moglie, con la quale è in procinto di divorziare, i tre figli e la relazione clandestina che ha con la sua dipendente Julia che spesso non si presenta nemmeno a lavoro proprio per questo motivo.
In negozio, Howard riceve la visita del cestista dei Boston Celtics Kevin Garnett e, per risvegliare il suo interesse sportivo, gli mostra la pietra facendosi convincere, seppur con fatica, a prestargliela come portafortuna per la partita che avrebbe dovuto giocare. In cambio il protagonista riceve l’anello del campione che impegna per la vittoria della squadra.
Purtroppo non tutto va come previsto e non solo Arno e i suoi scagnozzi lo aspettano al varco e, in occasione della recita della figlia, lo rapiscono, picchiandolo e chiudendolo nudo nel bagagliaio della propria auto, ma anche Julia sembra voltargli le spalle ad un concerto.
Howard, ormai nella disperazione più totale, tenta il tutto per tutto e prova a fare il possibile per ottenere i soldi che gli mancano e mettere nuovamente le mani sull’opale che, purtroppo, perde valore.
Riuscirà a saldare il debito e restituire tutti i soldi?
Una storia interessante con un succedersi di eventi che tengono incollati allo schermo data la rapidità delle immagini e dei dialoghi. Il tutto condito da un’interpretazione veramente superba di Adam Sandler che lavora sul personaggio plasmandolo a suo piacimento e giocando anche sul modo di porsi, di muoversi e di parlare.
Tra i film più “volgari” dal punto di vista delle parole e delle espressioni utilizzate con la presenza di almeno una parolaccia ogni 2/3 minuti, “Diamanti grezzi” è un inseguimento continuo, non solo fisico, ma anche all’interno di una società diversa da quella che ci si potrebbe aspettare, attraverso personaggi apparentemente fuori dall’ordinario, ma che si rivelano essere più vicini di quanto si possa immaginare.
Forse un po’ troppo caotico nell’organizzazione e nella messa in scena delle azioni, complice un montaggio non sempre impeccabile. Ma si riesce ad ovviare al problema grazie all’imponente interpretazione dell’attore protagonista che avrebbe meritato probabilmente più risalto. Sarà per la prossima volta. Intanto chapeau ad un bravissimo interprete.
Veronica Ranocchi
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