Papa Francesco - Un uomo di parola
di Wim Wenders
USA, 2018
genere, biografico, documentario
durata, 96'
Considerato uno dei massimi registi del nostro tempo, un film di Wim Wenders rimane sempre un’esperienza diversa dalle altre visioni, laddove alla mancanza di ispirazione dei tempi migliori supplisce l’eccezionalità dei temi trattati e il punto di vista con cui il regista vi si rivolge. Nel caso di Papa Francesco – Un uomo di parola, poi, l’inconsueto diventa quasi miracoloso per l’essere riuscito a distogliere dal suo ufficio nientemeno che il Santo Padre, protagonista assoluto non solo in virtù dei filmati d’archivio concessi dalla Santa Sede e, per interposta persona, attraverso la mini fiction (girata dallo stesso regista) sulla vita del poverello d’Assisi, il santo ai cui si ispira il pontificato dell’attuale Papa. Accade, infatti, che, tra un viaggio e l’altro del militante apostolato, Francesco approfitti dei rari momenti di riposo per rispondere alle domande del regista, il quale, al cospetto di un così grande carisma, preferisce collocarsi fuori campo, al punto di escludere dal montaggio l’audio delle sua voce.
Uniformando la confezione del girato allo spirito del protagonista, Wenders evita di abbellire le immagini con evoluzioni della macchina da presa e con la ricerca di punti di vista particolari. Al contrario, la pulizia e la compostezza delle inquadrature che ritraggono Papa Francesco, insieme agli “ultimi” del mondo o nel momento in cui replica ai giornalisti che lo incalzano con i più scomode tra le domande, sembrano il riflesso della chiarezza mite e pacata con cui egli si rivolge al suo interlocutore, che, da par suo, sceglie una semplicità di ripresa (frontale con il Papa ritratto in primo piano o a mezzo busto), privilegiando il volto e la parola del pontefice, strumenti, questi, di una missione spogliata dalla retorica della fede e investita di contagiosa umanità. Pur non mancando di riferimenti ai temi che gli stanno più a cuore, come la sconfitta della povertà e la difesa dell’ambiente, sottolineandone il pensiero progressista manifestato in più occasioni, anche riguardo ad alcuni degli argomenti più controversi (il sacerdozio femminile, l’omosessualità, la pedofilia), quello mostratoci da Wenders è un Papa – come si intuisce dal titolo – desideroso di passare dalle parole ai fatti e perciò più votato all’esempio che alla teoria.
Senza voltare la faccia alla realtà del mondo, e anzi mostrandocela nelle sue più feroci contraddizione – valgano per tutti gli squarci di desolante quotidianità offerti dalle trasferte nel continente africano -, il regista si propone ancora una volta attraverso un idealismo lontano da quello pensieroso e pessimista presente nei suoi capolavori e anzi intriso di una speranza che trova nell’esempio di Papa Francesco un motivo in più per continuare a camminare in questa direzione. Presentato fuori concorso all’ultimo festival di Cannes Papa Francesco – Un uomo di parola esce nella sale in qualità di evento speciale, il 4, 5 e 6 Ottobre.
Carlo Cerofolini
(pubblicato su taxidrivers.it)
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