I magnifici sette
Remake del western del 1960 diretto da John Sturges "I magnifici sette" di Antoine Fuqua arrivava alla Mostra dopo aver inaugurato il festival di Toronto carico di spunti che lo rendevano diversi dai semplici blockbuster. A cominciare dal modo con il quale gli autori avrebbero fatto rivivere i fasti di un classico della cinematografia e poi per verificare in che modo la scrittura metropolitana di Nic Pizzolato (True Detective) si sarebbe adattata alla mitologia e agli archetipi propri del genere western. Dal canto suo il discontinuo Fuqua ritrovava gli attori - Denzel Washington e Ethan Hawke - che avevano contribuito ad alzarne le quotazioni commerciali oltre al divo in ascesa Chris Pratt chiamato a confermare l'ascendente da eroe del cinema avventuroso. Solitamente esuberante Fuqua non riesce mai a trovare il ritmo e deve fare i conti con una sceneggiatura monocorde e poco generosa nei confronti dei personaggi che per questa ragione tendono a perdersi nella confusione generale.
(pubblicato su http://ift.tt/1OTkBh2 73 festival di Venezia)
di Antoine Fuqua
con Denzel Washington, Ethan Hawke, Chris Pratt
Usa, 2016
genere, western
durata, 132'
Remake del western del 1960 diretto da John Sturges "I magnifici sette" di Antoine Fuqua arrivava alla Mostra dopo aver inaugurato il festival di Toronto carico di spunti che lo rendevano diversi dai semplici blockbuster. A cominciare dal modo con il quale gli autori avrebbero fatto rivivere i fasti di un classico della cinematografia e poi per verificare in che modo la scrittura metropolitana di Nic Pizzolato (True Detective) si sarebbe adattata alla mitologia e agli archetipi propri del genere western. Dal canto suo il discontinuo Fuqua ritrovava gli attori - Denzel Washington e Ethan Hawke - che avevano contribuito ad alzarne le quotazioni commerciali oltre al divo in ascesa Chris Pratt chiamato a confermare l'ascendente da eroe del cinema avventuroso. Solitamente esuberante Fuqua non riesce mai a trovare il ritmo e deve fare i conti con una sceneggiatura monocorde e poco generosa nei confronti dei personaggi che per questa ragione tendono a perdersi nella confusione generale.
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