Toy Story 4
di John Lasseter
con Tom Hanks, Tim Allen, Don Rickles
USA, 2019
genere, animazione, avventura, commedia
durata, 100’
“Segui la tua voce interiore”. Con questa sola frase si potrebbe riassumere perfettamente il quarto capitolo di una delle saghe Pixar più amate e apprezzate: Toy Story.
Lo sceriffo Woody si ritrova, in questo nuovo capitolo, con una nuova bambina, Bonnie (che avevamo conosciuto alla fine del terzo film), insieme a tutti i suoi vecchi amici (o quasi), alla quale si affeziona fin da subito. Nonostante la piccola inizialmente si dimentichi sempre del giocattolo, Woody è sempre più deciso ad aiutarla, tanto da imbucarsi letteralmente alla giornata di orientamento dell’asilo perché spaventato all’idea di lasciarla completamente sola con tanti nuovi bambini ancora sconosciuti. Una volta arrivati la piccola non viene considerata come il protagonista della vicenda si sarebbe aspettato e, quindi, lui fa di tutto per farla sentire a proprio agio. Dopo averle indirettamente fornito degli oggetti, Bonnie inizia a creare un nuovo amico che chiamerà Forky. Il nuovo giocattolo, realizzato con oggetti che si trovavano nella spazzatura, diventa inseparabile per la bambina. Purtroppo, però, lui non capisce e non accetta il suo ruolo e, credendo di essere spazzatura, cerca in ogni modo possibile di allontanarsi dalla sua nuova padrona. Woody, invece, che, fin da subito, intuisce il potenziale di Forky, fa di tutto per non farlo allontanare troppo, ma non può niente quando questi decide di saltare dal finestrino del camper in viaggio con la famiglia di Bonnie.
Nonostante i pericoli e la paura di non riuscire a ricongiungersi con i propri amici e con la propria bambina in tempo, lo sceriffo decide di lanciarsi in questa nuova missione (alla quale parteciperà anche Buzz) con lo scopo di trovare Forky e riportarlo a casa. Ovviamente per farlo dovrà superare vari ostacoli, ma potrà contare sull’aiuto di Bo Peep e degli altri giocattoli che lo aiuteranno a prendere la decisione migliore in molti frangenti.
Con questo quarto capitolo la Pixar dimostra ancora una volta di aver realizzato un prodotto universale in tutti i sensi.
E’ vero che i protagonisti sono dei giocattoli ed è vero che il pubblico prediletto è quello dei bambini, ma “Toy Story 4” è tutt’altro che una storia unicamente per i più piccoli. Anzi, sono i grandi quelli che potrebbero trarre i maggiori insegnamenti dalle decisioni e dai modi di comportarsi di Woody, Buzz e dei loro amici.
La novità di questo quarto capitolo della saga è, oltre alla presenza di Forky, alla quale si lega la scelta di Woody e le decisioni di Buzz (che danno vita a siparietti comici), è il ruolo preponderante dato ai personaggi femminili, Bo Peep in primis, che si trasforma in una vera e propria eroina (simbolica la scelta di cambiare la gonna in pantaloni comodi per le varie avventure), ma anche all’antagonista della vicenda, Gabby Gabby. Questa, una bambola che sembra la classica “cattiva” disposta a tutto pur di ottenere ciò che vuole, nello specifico il riproduttore vocale cucito nel corpo di Woody, si dimostra in realtà un personaggio più complesso del previsto con molte cose da raccontare.
Chissà se questo sarà il capitolo conclusivo di una saga storica e indimenticabile.
Veronica Ranocchi
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