Il viaggio di Yao
con Omar Sy, Lionel Louis Basse, Fatoumata Diawara
Francia, 2019
genere, commedia
durata, 103’
“Il viaggio di Yao” è il road movie, con protagonista Omar Sy, che ha conquistato la Francia.
Seydou Tall, nato in Francia da genitori senegalesi, è un attore molto popolare in Francia che decide di andare in Senegal per promuovere la sua autobiografia. Ed è proprio in Senegal che vivrà un’avventura del tutto nuova e indimenticabile grazie al tredicenne Yao. Questi, infatti, tra mille avventure, riesce, scappando di casa, a raggiungere il suo idolo per chiedergli semplicemente un autografo. Seydou, colpito dall’energia, dalla curiosità e dal modo di fare di Yao, decide di lasciare da parte il tour promozionale del libro per riportare il giovanissimo a casa, dal momento che si è allontanato centinaia di chilometri dalla sua famiglia senza nemmeno avvisare.
Ovviamente, come spesso accade in questi frangenti, il viaggio che i due affronteranno non sarà solo un viaggio fisico attraverso il Senegal (che permetterà allo spettatore di conoscere una realtà diversa da quella che solitamente ci circonda), ma anche e soprattutto un viaggio metaforico che farà riflettere i due protagonisti grazie al sostegno e ai consigli dell’altro.
Se Seydou, grazie a Yao, riuscirà a scoprire qualcosa in più su se stesso e su ciò che lo lega alla sua famiglia e a suo figlio Nathan (che sarebbe dovuto partire con lui in questo viaggio, ma che, a causa di una malattia improvvisa, rimane a casa con la madre, dalla quale l’attore si sta separando), il tredicenne, dal canto suo, vedrà, invece, come funziona il mondo, cosa lo aspetta fuori da casa e cosa significa essere adulto.
Una storia di formazione, non soltanto per i due personaggi, ma anche per il pubblico che segue le vicende sorridendo e commuovendosi con Seyodu e Yao.
L’intreccio, per quanto possa essere, per certi versi, prevedibile riesce a progredire grazie al lavoro di Omar Sy, ma anche grazie alla spontaneità del giovanissimo Lionel Louis Basse che ci mostra la realtà attraverso il suo sguardo ed ha la capacità di farci innamorare di qualsiasi cosa (la descrizione del mare è, forse, l’esempio più emblematico).
In tutto questo l’elemento che colpisce di più è il legame tra il film e i personaggi, soprattutto nel caso di Seydou Tall e, quindi, di Omar Sy. L’attore francese, conosciuto ai più per “Quasi amici” e “Una famiglia all’improvviso”, ricopre un ruolo che, in parte, aveva già ricoperto con “Mister Chocolat”, ma che, qui, approfondisce, avvicinandosi ancor di più a ciò che è lui realmente. Per questo, quindi, la spontaneità che trapela dai volti dei due attori non è solamente dovuta alla loro bravura, ma alla loro vera sincerità nel mostrarsi al pubblico.
Veronica Ranocchi
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