Titane
di Julia Ducornau
con Agathe Rousselle, Vincent Lindon
Francia, 2021
genere, drammatico, horror, fantascienza
durata, 108'
Nella prima sequenza del suo film Julia Ducourneau stabilisce un rapporto doppio e opposto. Quello interno, viscerale e nascosto di Alexia con gli “organi caldi” del motore dell’auto su cui sta viaggiando assieme al padre. E poi l’altro, superficiale, divisorio e privo di calore, del genitore rispetto alla figlia seduta dietro di lui. Interrotto prima del suo farsi il senso della scena si inserisce in Titane come una sorta di coito interrotto. Una mancanza di sfogo a cui Julia Ducournau darà compimento agognando un unione dei corpi prima fisica e poi spirituale. In questo senso Titane è un film di superficie/i - anche dal punto di vista visuale -, in cui gli istinti vengono prima di ogni ragione.
Carlo Cerofolini
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